“Con Omicron è possibile che le persone che hanno contratto precedentemente l’infezione possano reinfettarsi” con la stessa variante del Coronavirus. “È un dato che si conferma da quando Omicron sta diventando dominante nel nostro Paese”. A spiegarlo il presidente dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità) Silvio Brusaferro durante il monitoraggio settimanale della pandemia in Italia.
leggi anche l’articolo —> Obbligo delle mascherine all’aperto fino al 10 febbraio: chi non deve indossarle
Omicron, reinfezione è possibile: notizie poco rassicuranti da Brusaferro
Brusaferro ha poi fotografato l’attuale situazione epidemiologica nel nostro Paese. Chi è che si sta contagiando di più? “Ancora le fasce d’età più giovani, da 0 a 9 anni e da 10 a 19 anni, sono quelle caratterizzate da un livello di circolazione del virus più elevato, ma tutte le fasce d’età hanno una curva che indica una decrescita”, ha dichiarato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. L’età media di chi contrae l’infezione a detta dell’esperto è pari a 36 anni. Raddoppia quando si parla di ricoveri e decessi: rispettivamente sopra i 70 anni e sopra gli 80 anni. “In Italia, nella maggior parte delle Regioni, c’è un decremento di nuovi casi, anche se alcune regioni hanno dei valori in crescita ma in questo caso ci sono stati degli aggiornamenti nel caricamento dei dati che, quindi, vanno presi con una certa cautela”, ha chiarito il professor Brusaferro. E ancora: “Siamo dunque ancora in una fase epidemica acuta. Altri segnali positivi arrivano dal valore di Rt e dal minor carico per le strutture sanitarie. In ogni caso, raccomandiamo grande attenzione nei comportamenti individuali e collettivi, adottando le misure che ormai conosciamo bene per facilitare la decrescita della curva epidemica. L’altro elemento fondamentale è vaccinarsi, facendo il booster o iniziando il ciclo vaccinale, per chi non lo ha ancora fatto, e completandolo. Questi sono gli strumenti che ci aiutano nella gestione anche di questa fase epidemica”, ha spiegato l’esperto.
Rezza: “Nuova fase della pandemia”
Per il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, “c’è una tendenza, anche se ancora lieve, alla decongestione delle strutture sanitarie. I dati epidemiologici ci mostrano una situazione che sembrerebbe disegnare una fase nuova dell’epidemia, ma siccome i numeri sono ancora molto elevati è bene continuare a mantenere comportamenti prudenti e completare il ciclo vaccinale con la dose di richiamo”. Leggi anche l’articolo —> Covid, Bassetti: “Bisogna pensare a mandare in soffitta il Green Pass”