Come tutti i venerdì, è stato pubblicato l’ultimo aggiornamento del monitoraggio Iss sull’emergenza covid in Italia. Analizzando i dati, emerge immediatamente un aumento dell’incidenza settimanale dei casi a livello nazionale, che passa da 725 ogni 100 mila abitanti a 848 ogni 100 mila (18/03/2022 – 24/03/2022). Allo stesso modo è cresciuto anche l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici.
Monitoraggio Iss 25 marzo, i dati
Nel periodo dal 2 al 15 marzo, infatti, l’Rt calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,12, in aumento rispetto alla settimana precedente quando era a 0,94. Soprattutto, il valore ha superato la soglia epidemica. Il medesimo aumento è stato registrato anche per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt a 1,08 al 15/03/2022, mentre nella rilevazione precedente era a 0,90. Secondo il monitoraggio Iss del 25 marzo, poi, cala il tasso di occupazione delle terapie intensive: oggi è pari al 4,5%, rispetto al 4,8% della scorsa settimana. Per quanto riguarda le aree mediche a livello nazionale, invece, il livello è leggermente cresciuto passando dal 12,9% del 17 marzo al 13,9% di questa settimana.
Il 31 marzo 2022 scadrà lo stato di emergenza, e con esso anche la suddivisione in fasce di rischio delle regioni. A oggi, però, sarebbero quattro le Regioni considerate a rischio alto a causa delle molteplici allerte di resilienza. Tutte le altre, invece, sono classificate a rischio moderato, di cui tre ad alta probabilità di progressione a rischio alto. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento: 15% contro 14% della scorsa settimana. Rimane stabile, invece, la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37%). Mentre è in leggero calo quella dei casi diagnosticati attraverso l’attività di screening (48% Vs 49%).
Infine, sono undici le Regioni che si collocano sopra la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei reparti covid. Si tratta di: Abruzzo (20%), Basilicata (25,7%), Calabria (33,8%), Lazio (17,4%), Marche (22,1%), Molise (15,9%), Puglia (20,8%), Sardegna (19,9%), Sicilia (24,3%), Toscana (15,4%), Umbria (30,1%). Nessuna Regione o Provincia autonoma supera invece la soglia di allerta del 10% per l’occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti Covid. >> Tutte le notizie di UrbanPost
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