Bonus fino a 5mila euro ai dipendenti che trovano personale giusto per i posti vuoti. Andiamo avanti con gli anni, ma persistono delle vecchie e consolidate strategie. Le aziende italiane non trovano operai specializzati e si affidano così al classico passaparola, premiando i lavoratori che individuano i candidati perfetti. Succede nel bergamasco, come riferisce «La Repubblica», ma non solo. Sembra infatti un fenomeno comune in tutto il Paese. È la realtà del post pandemia.
Bonus fino a 5mila euro ai dipendenti che trovano il personale giusto per i posti vuoti
Altro che politiche attive, agenzie di somministrazione, centri per l’impiego, gli Italiani scelgono ancora una volta il passaparola. Le aziende alla ricerca urgente di profili qualificati da inserire in organico chiedono ai loro dipendenti di spargere la voce, scrivere in chat, fare post sui social. E a chi trova il candidato giusto da assumere, anche un ricco premio in denaro. È quanto accaduto all’AR di Adelio Ratti, una piccola azienda artigiana di Bergamo con 25 addetti specializzata da trent’anni in meccaniche di precisione. A rilanciare l’avviso della società «La Repubblica»: “In considerazione del lavoro della difficoltà che si riscontra nella ricerca di personale chiedo a tutti voi un aiuto nel segnalare eventuali conoscenze di operatori nel campo delle lavorazioni cnc (lavorazioni meccaniche di precisione, ndr) che potrebbero essere interessati a cambiare lavoro. Se la persona che indicherete verrà poi assunta e rimarrà presso di noi almeno sei mesi, l’azienda riconoscerà un premio di 1.000 euro netti a chi ha fatto la segnalazione. Grazie”.
“Queste storie sanciscono il funerale delle politiche attive pubbliche”
Sempre nel bergamasco, a Seriate, c’è un’altra azienda metalmeccanica con 124 dipendenti che cerca e non trova personale. Si tratta della Clay Paky, filiale italiana della tedesca Osram, che produce fari professionali per lo spettacolo e lo sport. E offre diversi incentivi: 200 euro lordi per ogni segnalazione di un candidato in linea con le posizioni vacanti e che viene convocato per un colloquio; ulteriori 2 mila euro lordi se il candidato segnalato viene assunto; altri 3 mila euro lordi se il candidato rimane in azienda e viene confermato dopo 6 mesi dall’assunzione. “È sempre un bene coinvolgere i dipendenti. Ma queste queste storie sanciscono il funerale delle politiche attive pubbliche. Per i semiconduttori aspettiamo Taiwan. Qui però cosa aspettiamo a formare i ragazzi? Le persone vanno aiutate e sostenute. O partono le politiche attive o non cresciamo più in Italia. Se non si trovano le competenze giuste è perché nessuno le forma. Un controsenso visto che siamo al massimo delle risorse, 7 miliardi tra fondi Pnrr e nazionali, ma le aziende se la cavano con il fai-da-te”, ha detto Roberto Benaglia, segretario della Fim Cisl. Leggi anche l’articolo —> Spesa e aumento dei prezzi, come la guerra sta influenzando l’economia italiana