Mascherine al chiuso addio quando? Dal 16 maggio le mascherine potranno essere tolte sugli aerei in Europa. La Francia le ha rese facoltative sui mezzi pubblici sempre da lunedì. L’Italia che ha scelto la linea della prudenza: toglierà le principali restrizioni nei luoghi chiusi il prossimo 15 giugno. Cosa pensano gli esperti di questa decisione? Su «Repubblica» sono state raccolte le diverse «anime» di virologi, infettivologi ed epidemiologi, divenuti volti familiari con la pandemia.
Obbligo mascherine al chiuso fino al 15 giugno: esperti svelano quando la toglieranno
«Quest’anno sembriamo messi meglio». Ma per Carlo Signorelli, professore di Igiene al San Raffaele di Milano, in valigia ci sarà anche un bel pacco di mascherine. «In treno uso rigorosamente la Ffp2 da sempre. In aereo mi sento più tranquillo perché c’è maggior ricambio d’aria», ha spiegato sempre l’esperto. In città, «tengo la mascherina sempre nei luoghi chiusi, a partire dall’ospedale fino a casa, soprattutto se entrano degli estranei. Continuerò a farlo a prescindere dalle regole, perché gli obblighi vanno e vengono, ma il virus è ancora qui. Al ristorante preferisco i tavoli distanziati e le sale ampie e aerate se possibile», ha proseguito Signorelli. «Sono un infettivologo, la mascherina è mia compagna di lavoro da 25 anni, ma al di fuori dell’ospedale e dove non è obbligatorio smetterò di indossarla», le parole di Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al San Martino di Genova, la vede così: «Sono un 50enne sano tre volte vaccinato. Posso stare anche senza. Se invece avessi una malattia importante la indosserei. La mascherina va usata quando serve, ovvero quando un contagio può sfociare in un problema di salute grave. Io la cambio spesso. Se non la uso la ripongo in una busta pulita, con su scritta l’ora in cui ho iniziato a usarla», ha aggiunto.
Cosa dicono infettivologi, virologi ed epidemiologi
«La tolgo quando sono all’aperto. So che non è il massimo, ma mettersela in tasca viene automatico. Invece la indosso sempre nei luoghi chiusi o affollati, così come se incontro persone che non conosco. Mi faccio trovare con la mascherina anche a casa, quando entrano degli estranei, e continuerò a farlo anche dopo la fine dell’obbligo», ha spiegato Andrea Crisanti, il microbiologo dell’università di Padova. «La manterrò al cinema, sui mezzi pubblici e in treno, giusto con una pausa per mangiare lo snack», ha sottolineato. Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), guarda al numero dei contagi: «Al momento il virus circola molto. Indosso la mascherina sempre negli ambienti chiusi. Sui mezzi pubblici, con la Ffp2, mi sento tranquillo anche quando sono molto affollati. A giugno però la situazione potrebbe migliorare. Se i casi dovessero scendere drasticamente, penso che la toglierò anche al chiuso e sui mezzi pubblici con pochi passeggeri». Leggi anche l’articolo —> Long Covid, sintomo persistente dopo infezione Omicron: sembra eterno, ecco qual è