Lista Draghi? Non piacerebbe alla maggior parte degli elettori italiani. Nelle sue comunicazioni al Senato di due giorni fa, Mario Draghi aveva chiesto ai partiti di continuare insieme l’azione di governo “perché ce lo chiedono gli italiani”. In realtà il sondaggio settimanale di Termometro Politico realizzato tra il 19 e il 21 luglio sembra smentire questa vulgata. (Continua a leggere dopo la foto)
Lista Draghi, 7 italiani su dieci non la voterebbero
Il 54,6% degli intervistati, infatti, ritiene che il ruolo di Draghi come premier si fosse ormai esaurito: di questi il 13,1% adduce la sua fine agli ostacoli posti dalla politica mentre il 41,5% mette sotto accusa lo stesso premier che “stava governando male” e quindi “è giusto che se ne vada”. Il 31,2% voleva che proseguisse visto che “stava facendo un buon lavoro” e così anche un ulteriore 12,5% nonostante la poca fiducia nutrita nei suoi confronti. Ironia della sorte l’addio di Draghi coincide con una crescita della fiducia nei suoi confronti (42,7%) seppur rimane maggioranza chi non lo gradisce (56,9%).
Ora che Mattarella ha sciolto le Camere e indetto le elezioni il 25 settembre, i partiti iniziano a schierarsi con programmi e alleanze. Il Pd e un nutrito gruppo di partiti centristi afferma di voler portare avanti l’agenda Draghi. Ma rischia di essere un boomerang. Sette italiani su dieci affermano che non voterebbero una eventuale lista Draghi. I consensi di una tale lista si attestano al 25,7%. Un po’ poco se si pensa agli appelli a Draghi per rimanere al governo fatti da alcuni partiti, associazioni e mondo industriale e sindacale.