I negozi growshop sono una realtà consolidata anche nel nostro Paese. Questo settore emergente, risultato di una ferrea campagna di sensibilizzazione circa i benefici apportati dalla cannabis a uso terapeutico, sembra designare una tendenza in forte crescita non solo nel presente, ma anche per il futuro. Nonostante la maggiore informazione, resa a portata di mano anche grazie alla proliferazione di questi negozi sul territorio nazionale, non tutti conoscono le caratteristiche di un growshop: un negozio specializzato dal margine di vendita ampio, che si spinge ben oltre la “cannabis light”.
Cos’è un growshop, cosa vende e come aprirne uno
Quello dei growshop è un settore in forte aumento. Le potenzialità di questi negozi, siano essi store fisici e/o online, risiede nei prodotti venduti al suo interno. Sebbene la cultura popolare sembri attribuire a questi negozi solo la vendita di cannabis legale con valori di THC consentiti dalla legge, un growshop è molto più di questo. La sua esistenza, infatti, fonda la sua ragione di essere sulla vendita di prodotti a base di canapa per uso alimentare, terapeutico e cosmetico, ma anche attrezzi per il giardinaggio, lampade LED, terricci, semi.
Aprire un growshop sembra essere un’ottima possibilità di investimento. La proliferazione di questa tipologia di negozi ne è la chiara conferma. Tuttavia, l’apertura di un’attività di questo tipo richiede un preciso iter burocratico, che impone l’apertura di una partita IVA e la registrazione al Registro Imprese.
Quanto costa aprire un growshop, perché farlo e quali sono i margini di guadagno
Aprire un growshop richiede una spesa onerosa, almeno in teoria. Nella pratica, infatti, l’investimento dipenderà dal tipo di store che si vuole aprire (fisico o online), dalla location e dal costo della merce venduta. Sebbene i fattori che incidano sul costo di avvio attività siano variabili, l’apertura di un growshop che si occupi della vendita di articoli di vario genere, può sfiorare i 30.000 €.
Nonostante la spesa iniziale, il mercato dei growshop sta avendo attualmente forte successo. Grazie alla curiosità e alla maggiore consapevolezza, infatti, i consumatori di prodotti a base di cannabis legale sono in forte aumento. Sebbene sia impossibile fare una stima precisa, in media i guadagni di un growshop si aggirano intorno ai 20.000 € mensili.
I growshop sono legali? Perché hanno successo? Quale e come scegliere?
Una delle domande che più attanaglia i curiosi riguarda la legalità dei growshop. Questi esercizi commerciali sono legali. A dirlo è stata la Legge n° 242 del 2016, che ha autorizzato la nascita di questa tipologia di store, riconoscendo la possibilità di coltivare la cannabis leggera.
Nel corso degli ultimi anni si è assistito all’apertura di molti store incentrati sulla vendita di prodotti a base di canapa. Il motivo principale è da ricercarsi nelle proprietà benefiche di un particolare principio attivo di questa pianta, il CBD.
Se sei curioso di provare qualche prodotto a base di cannabis e ti stai chiedendo come trovare il migliore growshop e cosa considerare nella scelta, la risposta è semplice. Per scegliere un growshop potrai avvalerti degli store fisici presenti nella tua zona o approfittare di quelli presenti in rete, leggendo le diverse recensioni online. Il miglior growshop, infatti, è quello che presenta un ottimo rapporto qualità – prezzo. Se desideri sperimentare diverse tipologie di prodotto, inoltre, dovrai puntare su un growshop specializzato nella vendita di una grande varietà di prodotti.