Sapevi che il mese di nascita influenza l’aspettativa di vita di una persona? Secondo uno studio del Collegi d’Actuaris de Catalunya, la maggior parte dei centenari spagnoli sono nati nei primi quattro mesi dell’anno, in particolare a gennaio. I dati indicano che chi è nato a gennaio ha una probabilità del 40% in più di vivere oltre i 100 anni rispetto a chi è nato in mesi come luglio. Ma cosa si cela dietro questo fenomeno? Vediamolo assieme nel nostro articolo.
Le possibili spiegazioni: fattori stagionali e ambientali
Anche se non esistono certezze scientifiche, gli esperti ipotizzano che fattori come l’esposizione alle infezioni stagionali durante la gravidanza, la qualità dell’alimentazione materna e le condizioni ambientali nei primi mesi di vita possano influire sulla longevità. Nasce così l’idea che venire al mondo nei primi mesi dell’anno potrebbe rappresentare un vantaggio evolutivo, come sottolineato anche dal dottor Iván Ibáñez García durante la presentazione dello studio, come riporta El Periódico. Lo stesso fenomeno è stato osservato tra gli atleti d’élite, molti dei quali sono nati all’inizio dell’anno, con un incremento dello sviluppo fisico del 10%. (Continua a leggere dopo la foto)
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Ci sono delle eccezioni
Anche se i dati supportano una correlazione tra il mese di nascita e la longevità, non è una regola assoluta. Ci sono infatti esempi di persone longeve nate in altri periodi dell’anno. Ad esempio, Maria Branyas, la donna più anziana del mondo, è nata a marzo ed è vissuta fino a 117 anni. Allo stesso modo, Virgilia de Diego, la “nonna di Soria”, è nata a novembre e ha vissuto fino a 110 anni. In ogni caso, lo studio offre uno spunto interessante su come fattori legati alla nascita possano influenzare il corso della vita, spingendoci a riflettere su quanto ambiente e genetica possano giocare un ruolo cruciale.