Tragedia a San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, dove un episodio di violenza domestica ha sconvolto l’intera comunità. Un uomo di 30 anni, di origine albanese, ha strangolato la moglie di 24 anni al culmine di una lite. A rendere l’episodio ancora più scioccante è stato il fatto che il delitto è avvenuto davanti ai due figli piccoli della coppia, di appena 4 e 6 anni. Le urla disperate dei bambini hanno trasformato la casa in un teatro di orrore, mentre la giovane madre giaceva senza vita.
Femminicidio a Caserta: uomo strangola la moglie davanti ai figli
L’episodio si è consumato alle prime ore del mattino, intorno alle 5. Dopo aver ucciso la moglie, il 30enne ha contattato il cognato, che vive nelle vicinanze, per avvisarlo di quanto accaduto. È stato proprio il parente a chiamare immediatamente i carabinieri, mentre l’uomo attendeva seduto sui gradini del pianerottolo, senza tentare di fuggire. All’arrivo delle forze dell’ordine, i carabinieri hanno trovato una scena straziante: i due bambini, terrorizzati e in lacrime, erano rimasti soli nell’abitazione con il corpo senza vita della madre. L’uomo è stato subito preso in custodia e portato in caserma: qui, leggiamo su The Social Post, lo attende l’interrogatorio del magistrato della Procura di Santa Maria Capua Vetere. (Continua a leggere dopo la foto)
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Un femminicidio che scuote la comunità
L’intera comunità di San Felice a Cancello è sconvolta da questo ennesimo episodio di femminicidio, che si inserisce in una drammatica serie di violenze domestiche. La giovane donna, anch’essa di origine albanese, aveva appena 24 anni e la sua vita è stata strappata via in modo brutale e ingiusto. Sullo sfondo rimangono due bambini, che dovranno fare i conti con il trauma di aver assistito alla morte della madre per mano del padre. Le indagini sono in corso per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e per capire cosa abbia scatenato la lite fatale. Questo tragico evento pone nuovamente l’accento sulla necessità di contrastare la violenza di genere e proteggere le vittime di abusi domestici.