«Stiamo discutendo di cosa è odio e cosa non lo è, proprio quello di cui dovrebbe occuparsi la commissione contro l’antisemitismo presieduta dalla Segre. Non provochiamo l’effetto contrario, altrimenti ci si trasforma da nonnina a strega di Biancaneve», con queste parole Alessandra Mussolini alla radio padovana Radio Cafè la senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell’Olocausto, testimone attiva di quella brutta pagina di storia che è stata la Shoah.
Alessandra Mussolini contro Liliana Segre: «Da nonnina a strega di Biancaneve»
L’intervista risale a qualche giorno fa, ma è finita sui principali giornali soltanto oggi per via delle esternazioni della nipote di Benito Mussolini contro la Segre. Dichiarazioni che sono state fatte in merito alla decisione del Comune di Verona di dedicare una via a Giorgio Almirante, ex repubblichino, storico leader post-fascista e fondatore del Msi. Una scelta che aveva indignato la senatrice a vita, che è stata a lungo internata in un campo di sterminio, cittadina onoraria di Verona e presidente della Commissione parlamentare contro l’antisemitismo. Alessandra Mussolini parlando ancora del fascismo e della morte del duce ha proseguito: «Fino a quando un presidente della Repubblica non dirà che piazzale Loreto è stato uno scempio, non ci sarà pacificazione!».
Laura Boldrini attacca la figlia del duce: «Se parli di Liliana Segre conta fino a 10!»
Contro Alessandra Mussolini è montata la rabbia di molti utenti sui social, difatti la parola #Mussolini è diventata di tendenza nel giro di poche ore. In prima fila Laura Boldrini, che si è schierata dalla parte della senatrice a vita. L’ex presidente della Camera sul suo profilo Twitter ha scritto: «La prossima volta che ad Alessandra Mussolini viene in mente di parlare di Liliana Segre conti fino a dieci». Ci sarà una controreplica della nipote del duce? Dall’ufficio stampa della Segre pure nessun commento finora.