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Alessandro Borghese: «Mancanza di sostegno da parte dello Stato, così resisto un altro mese»

11/05/2020 17:42 - Aggiornamento 11/05/2020 17:47

In un’intervista a ‘Il Corriere della sera’, rilanciata dall’Huffington Post, Alessandro Borghese, chef e personaggio tv, commenta la crisi della ristorazione. «Permettere ai clienti di sedere allo stesso tavolo solo se conviventi è una stupidaggine», ha detto il 43enne, preoccupato per la chiusura dei locali a causa del coronavirus. «L’assenza dello Stato sta radendo al suolo la ristorazione italiana. Non solo manca sostegno economico a un settore che è il fiore all’occhiello del Paese, ma anche le regole per iniziare a progettare la ripartenza non ci sono», ha dichiarato il conduttore di ‘Alessandro Borghese – 4 Ristoranti’, appuntamento del giovedì sera atteso dai telespettatori.

alessandro borghese

Alessandro Borghese: «Mancanza di sostegno da parte dello Stato, così resisto un altro mese»

Il lockdown ha indebolito anche lui, Alessandro Borghese, che gestisce una nota attività di catering, un’agenzia di consulenza, un pastificio e anche un suo ristorante a Milano, “Il lusso della semplicità”, protagonista della puntata pilota dell’ultima serie dello show culinario in onda su Sky. «Ora siamo fermi. È tutto chiuso. E sto anticipando l’assegno della cassa integrazione ai miei 64 collaboratori: non potevo permettere attendessero mesi prima dell’arrivo dei fondi a causa della burocrazia. Ma così non si può resistere a lungo. Un altro mese. Se le cose non si smuovono dovrò decidere cosa fare con il personale, le spese d’affitto e le bollette. Ma è un’evenienza in cui spero di non dovermi trovare…», ha confessato lo chef, che non ha nascosto le sue ansie per il futuro.

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«Servirebbero finanziamenti a fondo perduto»

Preoccupato non tanto per sé, quanto per gli altri: gestori di piccoli ristoranti, pub, bar e locali che stanno risentendo dell’emergenza Covid-19. «Servirebbero finanziamenti a fondo perduto, anche perché ci vorrà tempo prima che i ristoranti tornino a riempirsi. Mancano appena tre settimane e non ci sono ancora le regole d’ingaggio, anche solo per capire quanto costerà far ripartire le attività. Qualche esempio? Sanificare un locale da 300 metri quadrati costa tra i mille e i 3 mila euro. Ogni quanto sarà necessario farlo? E, poi, come dovranno essere allestiti i locali? Non saperlo rende impossibile pianificare e non si potrà improvvisare, ne va della salute dei clienti e dei lavoratori», ha dichiarato Alessandro Borghese, che ha espresso le sue perplessità sulle nuove norme. Il distanziamento sociale preoccupa il 43enne: «Se sarà di due metri il mio ristorante passerà da 95 coperti a 65. Ancora sostenibile. Se dovesse essere di più dovrò ripensare del tutto l’attività e in qualche maniera farò, ma tantissimi ristoratori non saranno nelle condizioni di riaprire». leggi anche l’articolo —> Alessandro Borghese ‘4 Ristoranti’ nuova stagione: «Sarà l’ultima? Beh, dopo quest’apocalisse…»