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La prima italiana curata con gli anticorpi monoclonali: “In un giorno mi sentivo bene”

06/02/2021 16:29 - Aggiornamento 06/02/2021 16:30

Mentre l’Aifa diffonde le linee guida per l’utilizzo degli anticorpi monoclonali, a seguito dell’approvazione del farmaco, continua la polemica per il ritardo nell’approvazione. Claudia, la prima italiana curata e guarita grazie agli anticorpi monoclonali, si salvò grazie a una dose richiesta agli Stati Uniti per uso compassionevole. Poi, il miracolo: “In un giorno mi sentivo bene”, ha raccontato Claudia a Il Messaggero.

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anticorpi monoclonali

Le parole di Claudia Disi: “E’ stato un regalo di Natale”

Claudia Disi è un’insegnante di 54 anni affetta da sclerosi multipla, ed è la prima italiana che è stata curata con gli anticorpi monoclonali. L’influenza da Covid l’ha colpita con sintomi acuti. Dopo aver passato tre settimane a casa, Claudia era stata ricoverata all’ospedale Spallanzani con la febbre a 39. Poi, “un regalo di Natale”, come lo descrive Claudia Disi. Lo Spallanzani chiese una fornitura per uso compassionevole del farmaco Regeneron. Si parla diuso compassionevole’ quando si usa un medicinale al di fuori della sperimentazione clinica per tentare di salvare un paziente affetto da malattia grave o in pericolo di vita. E’ un caso limite in cui, a giudizio del medico, non esistono valide alternative terapeutiche.

“Ricordo ancora tutto – racconta Claudia a Il Messaggeroil mercoledì il farmaco parte dagli Stati Uniti, arriva prima a Londra, infine il giovedì mattina, vigilia di Natale, allo Spallanzani mi viene messa in vena la flebo”. Dopo una settimana di monitoraggio, la bella notizia: “Sono uscita, ho trascorso il Capodanno con mio marito e mio figlio di 18 anni”, ha ricordato Claudia. “Tutto è successo il 24 dicembre, per me è stato un regalo di Natale”. 

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L’approvazione dell’Aifa – tra le polemiche

La testimonianza di Claudia Disi assume un significato particolare in questa settimana, in cui l’Aifa ha approvato l’uso dei farmaci di Regeneron e di Eli Lilly. La polemica però è accesa, perché, ha spiegato il virologo Guido Silvestri, l’Italia avrebbe potuto sperimentare per prima in Europa gli anticorpi monoclonali. L’Aifa però allora bocciò la possibilità. Ora anche in Italia, in casi specifici, i medici potranno fare ricorso ai farmaci Regeneron e Eli Lilly. L’Aifa ha però lasciato alle Regioni l’autorità in merito alle “modalità di prescrizione, come pure la definizione degli specifici aspetti organizzativi”. >> Tutte le news 

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