AstraZeneca notizie oggi – Mercoledì 7 aprile 2021. Non decolla la campagna vaccinale anti-Covid in Italia. Ad aggravare la situazione il caso AstraZeneca: l’azienda anglo-svedese, che assiste alle disdette continue degli appuntamenti, ha rinviato un’altra consegna e ha fatto sapere di un nuovo taglio nelle forniture. Meno dosi ad aprile dunque? Così sembra. E non è finita qui: è di queste ore la decisione di sospendere la sperimentazione sui bambini. Ma una buona notizia c’è: le Regioni riceveranno 1,5 milioni di dosi Pfizer, il carico maggiore finora.
leggi anche l’articolo —> Covid, oggi 7.767 nuovi casi ma con la metà dei tamponi mediamente eseguiti
AstraZeneca notizie oggi, ulteriore taglio delle dosi: il piano vaccini non decolla
L’Agenzia Europea dei Medicinali si pronuncerà su AstraZeneca entro giovedì al fine di chiarire se sia possibile una correlazione tra il siero e i decessi per trombosi. «È possibile, per maggiore precauzione, che l’Ema indichi che per una determinata categoria è meglio non utilizzare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca», ha affermato a “Radio 24” il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. «Questo è successo anche per tanti altri famaci», ha detto l’esperto, sottolineando che AstraZeneca è stato somministrato «in un numero estremamente alto di soggetti, mentre gli eventi trombotici rari segnalati sono pochissimi». Dal canto suo l’Ue ha bloccato un altro carico da tre milioni di vaccini in partenza verso l’Australia.
«Così si rischia di vivere altri due anni e mezzo con il Covid»
In Italia è stato somministrato ad oggi il 54% delle dosi di AstraZeneca (2.218.038 su 4.098.800 consegnate), secondo il ministero della Salute. Per Moderna la percentuale è al 50% (658.403 su 1.328.200). Pfizer invece è al 96%, (8.375.625 su 8.709.480). Come appare chiaro c’è una reale diffidenza delle persone nei confronti di AstraZeneca: non pochi italiani continuano a disertare gli appuntamenti ai centri vaccinali. Come convincere i cittadini che il vaccino anglo svedese ha portato il Regno Unito quasi completamente fuori dalla pandemia? «Così si rischia di far saltare l’intera campagna vaccinale e di vivere altri due anni e mezzo con il Covid», le parole del professor Crisanti, che si è detto preoccupato. Come a voler rimarcare ancora una volta che i benefici sono di gran lunga superiori ai rischi. In tutto questo si inserisce il giallo del Lazio, la regione più virtuosa finora in materia di vaccini: la Regione ha contestato di aver ricevuto 98mila dosi, come invece indicato nel contatore nazionale. Sempre il Lazio ha fatto sapere di un taglio del 50% nella consegna del vaccino anglo-svedese prevista per il 14 aprile. Si tratterebbe però di un rinvio al 16 e al 23, con gli altri carichi in arrivo. Leggi anche l’articolo —> “Le mascherine lavabili non sono efficaci”, lo studio dell’Università di Bologna