Benno Neumair è in carcere da giorni ormai. La procura di Bolzano lo accusa di avere ucciso i suoi genitori lo scorso 4 gennaio, e di avere gettato i loro corpi esanimi nelle acque dell’Adige dal ponte di Vadena.
Al riguardo ha solo indizi, tuttavia ha confermato la detenzione in carcere del 30enne il quale, sebbene non abbia reso una confessione sui presunti duplici delitti, giovedì scorso si è costituito nel cuore della notte. Durante l’udienza di convalida del fermo ha fatto scena muta davanti al Gip e si è avvalso della facoltà di non rispondere. La traccia ematica rinvenuta sul ponte di Vadena, da cui Benno avrebbe gettato i cadaveri dei genitori (al momento non rinvenuti nonostante assidue e approfondite ricerche), sarebbe riconducibile proprio a suo padre Peter Neumair, ad oggi ancora una persona scomparsa insieme alla moglie Laura Perselli.
Benno arrestato non risponde al Gip
Il Gip Carla Scheidle, in seguito all’interrogatorio di convalida del fermo che ha avuto luogo sabato scorso, ha quindi stabilito che Benno Neumair deve rimanere in carcere. Per il pm, Igor Secco, sussistono “tutte e tre le esigenze cautelari”. Quindi il pericolo di fuga, della reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. “La gravità del fatto, su cui anche il legislatore è intervenuto, non può mai essere posta a presupposto per il pericolo di fuga. Così come le mere conoscenze estere non consentono i presupposti per il pericolo di fuga”, ha commentato al riguardo l’avvocato Angelo Polo, difensore di Benno.
Sospetti su due audio Whats App della madre di Benno
Durante la succitata udienza di convalida del fermo, sarebbero stati ascoltati due messaggi vocali WhatsApp in cui la signora Laura Perselli esprimeva ad un’amica le sue preoccupazioni per il comportamento del figlio, da poco trasferitosi a vivere con lei e Peter. La donna, si apprende, si lamentava per la sua situazione familiare sebbene non siano emersi altri dettagli sul contenuto dei messaggi. Laura li inviò ad un’amica la scorsa estate, e quando Benno in aula ha sentito risuonare la voce di sua madre non ha fatto trasparire alcuna emozione. Secondo le indiscrezioni di queste ore, sarebbe rimasto impassibile.
Le indagini vanno avanti a tutto campo
Intanto le indagini vanno avanti a tutto campo. Chiesto al Gip di disporre l’incidente probatorio relativo all’analisi scientifica di tutti i reperti raccolti dal Ris nella casa dei Neumair e nell’auto guidata da Benno proprio la sera in cui la coppia scomparve. È stata chiesta anche la perizia sulla copia forense di computer, telefonino e chiavette usb di Benno. Il giudice, in merito alle richieste fatte dalla Procura e dalla difesa del 30enne, si è riservato di decidere nei prossimi giorni.
Avvocato di Benno: ricorso al Riesame per chiedere scarcerazione
“Sono infondate le ragioni dell’arresto, ricorriamo al Riesame. Non chiederemo la perizia psichiatrica”. Queste le parole del legale di Benno Neumair, avvocato Flavio Moccia, dopo la visita in carcere al ragazzo. “Non è vero che la famiglia lo ha abbandonato, ha tanti amici che gli vogliono bene”, ha dichiarato ai cronisti che lo aspettavano fuori dal penitenziario. Potrebbe interessarti anche —> Coppia scomparsa a Bolzano: indagata l’amica di Benno