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Roma, bimbo rom in lacrime dai Carabinieri: «Mamma mi picchia, se non chiedo l’elemosina»

01/09/2021 15:21 - Aggiornamento 01/09/2021 15:27

«Mi picchiano con violenza, da 4 anni. Ora basta, prendeteli». Questa la testimonianza choc di un bimbo rom di soli 11 anni, che ha citofonato ad una caserma dei Carabinieri per denunciare la madre e i suoi fratelli, che lo sfruttavano, maltrattavano e massacravano di botte. Per lui niente scuola, alcuna istruzione: il suo unico compito quello di portare i soldi alla mamma.

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Roma, bimbo rom in lacrime dai Carabinieri: «Mamma mi picchia, se non chiedo l’elemosina»

È una storia di coraggio quella riportata da “Leggo”: protagonista un ragazzino che ha vissuto sulla propria pelle le prepotenze della madre e dei familiari, che lo costringevano a chiedere l’elemosina. Una vicenda che apre uno squarcio su un campo nomadi abusivo di Tor Sapienza, dove il piccolo viveva. Tra i suoi aguzzini la mamma, la persona che avrebbe dovuto proteggerlo. La sua un’esistenza da schiavo, altro che infanzia. Esasperato, l’11enne si è recato alla stazione dei Carabinieri di San Basilio per denunciare i soprusi subiti. Per la madre, una donna di origini rumene di 36 anni, sono scattate le manette. Stando al racconto del ragazzino, che si è presentato in caserma pieno di lividi, la madre non lo lasciava nemmeno dormire; lo prendeva a calci e pugni in faccia e all’addome. Una vita infernale quella del piccolo rom: «Mia madre mi mena a calci e pugni in testa e dietro la schiena se mi rifiuto di andare a cercare il ferro e il rame in giro per i cassonetti. Dopo la quinta elementare volevo continuare a studiare ma non mi hanno voluto più mandare a scuola per farmi lavorare. Non posso nemmeno riposarmi perché mia madre mi picchia se dormo», ha confidato tra le lacrime il bambino, confortato dagli agenti e dalla psicologa.

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Ennesimo caso di sfruttamento minorile

Disposta la custodia cautelare in carcere, richiesta dal sostituto procuratore Claudia Alberti ed emessa dal gip Paolo Andrea Taviano, per la donna rom, che ora è detenuta a Rebibbia. Non è la prima storia di denuncia che arriva dal campo nomadi di Tor Sapienza, teatro di episodi violenti. Ennesimo caso di sfruttamento minorile. Leggi anche l’articolo —> Cadaveri in valigia, rinviata udienza scarcerazione di Elona: spunta ipotesi del movente