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Come funziona il bonus mobili: rimborso da 5mila euro, cosa c’è da sapere

20/04/2022 13:49 - Aggiornamento 20/04/2022 13:52

Bonus mobili 2022, di che si tratta? La legge di Bilancio ha prorogato il bonus del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, ma con delle modifiche. La Manovra ha previsto un limite di spesa di 10 mila euro per il 2022, che scenderà a 5 mila euro per gli anni 2023 e 2024. Ma come funziona e per quali beni? A quanto ammonta e che documenti servono per richiederlo?

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Come funziona il bonus mobili: rimborso da 5mila euro, cosa c’è da sapere

Il bonus mobili non è nient’altro che una detrazione Irpef del 50% della spesa, per un tetto massimo di 10 mila euro per il 2022. Ovvero un recupero di 5 mila euro in 10 anni per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici per le case in ristrutturazione. La legge di Bilancio sottolinea che «la detrazione spetta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto». Dunque, i lavori di ristrutturazione edilizia della propria casa non devono essere precedenti al 1° gennaio 2021, mentre gli acquisti devono essere successivi alla data di inizio dei lavori.

La detrazione spetta per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 per l’acquisto di

  • mobili nuovi
  • grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+, (A o superiore per i forni e lavasciuga), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.

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Cosa rientra nelle agevolazioni

Chiarimenti in merito arrivano dall’Agenzia delle Entrate. Rientrano tra i mobili agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo. Per quel che riguarda i grandi elettrodomestici, la norma limita il beneficio all’acquisto delle tipologie dotate di etichetta energetica di classe A+ o superiore, A o superiore per i forni, se per quelle tipologie è obbligatoria l’etichetta energetica. L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica. Rientrano, per esempio, fra i grandi elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Per poter chiedere la detrazione, gli interventi di ristrutturazione della casa devono essere di manutenzione straordinaria (come ad esempio la costruzione di nuovi servizi igienici, l’installazione di pompe di calore o sostituzione della caldaia). Solo sulle parti condominiali è ammessa anche la manutenzione ordinaria.

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Bonus mobili 2022, i documenti da conservare

Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia. La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.

I documenti da conservare sono:

  • l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente)
  • le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Chi volesse avere maggiori info può cliccare qui. 

 

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