Stiamo attraversando un momento storico in cui il prezzo dell’energia è alle stelle. Per risparmiare, si può intanto acquistare degli elettrodomestici nuovi, perché garantiscono minor spreco energetico. Grazie ai Bonus del Governo e ai tantissimi coupon Unieuro, si potranno rinnovare quelli esistenti e risparmiare molti soldi. Ma devono essere rispettati dei requisiti.
Vediamo cosa dice la Legge.
È risaputo che un vecchio elettrodomestico consuma molto di più rispetto ai nuovi modelli. Nel tempo, le case produttrici si sono dedicate a realizzare dispositivi e macchinari che consentissero una gestione migliore dell’energia. Ciò fa bene non solo alle tasche del cittadino, ma anche e soprattutto all’Ambiente. Negli ultimi tempi, poi, a seguito della crisi economica e del conflitto ucraino, i prezzi di Luce e Gas sono saliti alle stelle. Quello che possiamo fare è cercare di sfruttare i benefit economici garantiti dallo Stato e anche i numerosi sconti applicati dai negozi che vendono elettrodomestici. L’investimento iniziale porterà in breve tempo un buon ritorno economico. E ovviamente la comodità di migliori performance.
Bonus Mobili ed Elettrodomestici, come funziona e come ottenerlo
Il bonus esisteva già l’anno scorso, e fortunatamente anche per quest’anno è stato rinnovato. Chi sta ristrutturando casa, può usufruire di una detrazione Irpef del 50% calcolata sulla spesa sostenuta. Per un massimo di 10.000€. Questo significa che si può cogliere l’occasione di rinnovare gli elettrodomestici in casa, così da risparmiare sul consumo. Naturalmente, è necessario rispettare dei criteri. Per accedere al Bonus, i lavori di ristrutturazione possono essere iniziati anche nel 2021, ma l’acquisto dei nuovi elettrodomestici deve essere effettuato dal 2022 fino alla fine del 2024. Come comunicato anche sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate:
“Può beneficiare della detrazione chi acquista mobili ed elettrodomestici nuovi: di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori”.
Inoltre, la spesa va dimostrata con pagamenti avvenuti a mezzo bonifico o carta di credito. Se si paga ad esempio in contanti o con assegni, non si potrà richiedere il bonus. Per ottenere la detrazione, basterà allegare suddetta documentazione al momento dell’elaborazione della Dichiarazione dei Redditi. Verrà scalato dall’Irpef il 50% della spesa sostenuta.
Quali elettrodomestici è meglio rinnovare?
Il bonus mobili ed elettrodomestici pone solamente un limite, che è quello di una spesa di 10.000€. Quindi il cittadino può comprare ciò che preferisce. Naturalmente, se gli acquisti sono improntati anche al risparmio energetico, è opportuno sapere che ci sono alcuni elettrodomestici particolarmente “energivori” che forse è meglio cambiare prima di altri.
- Lavatrice
- Forno elettrico
- Lavastoviglie
- Asciugatrice
Parliamo ad esempio della lavatrice. Impossibile farne a meno, ma forse non tutti sanno che una lavatrice a bassa efficienza può consumare anche più di 400 Kwh all’anno. Tradotto in bollette, è davvero una “batosta”. Con un modello più moderno, il consumo si riduce – naturalmente considerando un utilizzo nella media – a 150 Kwh. I conti sono presto fatti.
Un altro elettrodomestico che consuma tantissimo è il forno elettrico. Non tanto per le sue funzionalità ma spesso anche per l’uso scorretto che siamo abituati a farne. Se proprio non vogliamo rinunciare al forno “classico”, si può acquistare un forno a gas. Ne esistono a installazione libera o a incasso esattamente come quelli elettrici. Il Gas ad uso cucina costa meno rispetto all’elettricità. Anche se gli aumenti hanno interessato anche questa materia energetica. Inoltre un forno a gas offre performance davvero interessanti, e provare l’esperienza potrebbe dare molta soddisfazione in cucina.
Lavastoviglie e asciugatrice sono altri elettrodomestici che purtroppo consumano molto. Il primo passo per risparmiare in bolletta è quello di utilizzare entrambe sempre a pieno carico, e di pulire filtri e parti accessibili per evitare malfunzionamenti che fanno schizzare l’uso di energia. E ovviamente sarebbe preferibile passare a modelli di classe energetica A o A+. Con un po’ di accortezza e buon senso le bollette faranno “un po’ meno paura”.