La Carta docente, secondo la Corte di giustizia europea, non può restare un diritto dei soli insegnati di ruolo. La somma annuale di 500 euro va data anche ai precari. La VI sezione della Corte di Giustizia Europea, con ordinanza del 18 maggio 2022, ha riconosciuto anche a questi ultimi il diritto ad usufruire del beneficio economico. Per il sindacato guidato da Marcello Pacifico ora la nuova frontiera è la retribuzione della formazione in orario di servizio non garantita in Italia e riconosciuta in Europa. Cerchiamo di fare chiarezza.
Carta del docente, bonus da 500 euro anche ai precari: lo dice l’Ue, cosa cambia
La scelta di rivolgersi alla Corte di Giustizia Europea è stata dell’avvocato Patrizia Baici del tribunale di Vercelli in una causa patrocinata per conto dell’Anief dai legali Ganci e Walter Miceli. Questi avevano rimarcato il contrasto con il divieto di discriminazione tra insegnanti: “I docenti sia quelli di ruolo sia quelli precari svolgono le stesse mansioni e hanno pertanto l’obbligo di svolgere l’aggiornamento e la formazione per qualificarsi”, il commento dei legali, riportato da «Money». Rispetto alla sentenza del 18 maggio 2022 che premia i richiedenti il presidente dell’Anief Marcello Pacifico si rallegra: “Si tratta di una sentenza storica non solo perché completa il delicato percorso di parificazione del personale a tempo determinato e di ruolo ma anche perché ribadisce l’equipollenza e la pari dignità del servizio che fanno i precari, consentendo a tutti loro di recuperare dal ministero dell’Istruzione le somme non versate”. È una sentenza retroattiva: il governo deve trovare mezzo miliardo di euro per sanare le mancate elargizioni di questi anni. Toccherà all’esecutivo decidere in che modo corrispondere il bonus.
Cosa si può acquistare?
La carta del docente, lo ricordiamo, consente l’acquisto di libri (cartacei e digitali), Kindle (E-book ed E-reader), ma anche hardware e software e device elettronici come tablet e computer. Il bonus può essere impiegato anche per partecipare a manifestazioni teatrali, culturali e cinematografiche. Comprese poi tutte le altre iniziative coerenti con l’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione. La carta può infine essere utilizzata per l’iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico legati al profilo professionale.