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Chi è Claudio Giorlandino, il medico che ha stroncato la campagna vaccinale a “L’Aria che tira”

30/09/2021 16:10 - Aggiornamento 30/09/2021 16:13

Il medico Claudio Giorlandino è intervenuto ieri, 29 settembre 2021, nella trasmissione l’Aria che tira su La7, esprimendo la sua opinione sulla campagna vaccinale anti Covid-19. (Continua a leggere dopo la foto)

Claudio Giorlandino

Chi è Claudio Giorlandino, il professore che ha stroncato la campagna vaccinale a l’Aria che Tira 

Claudio Giorlandino, è intervenuto come ospite ieri, 29 settembre 2021, nella trasmissione l’Aria che tira su la7. Il professore ha espresso la sua opinione riguardo l’andamento della campagna vaccinale anti Covid-19 e l’effettiva utilità di un’eventuale terza dose.

Claudio Giorlandino, ostetrico e ginecologo, è nato a Roma nel 1954 e si è laureato in Medicina e chirurgia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore Policlinico A. Gemelli di Roma. E’ direttore sanitario dell’Istituto di Ricerca Scientifica Altamedica. Le opinioni del medico hanno lasciato interdetti gli altri ospiti presenti in studio, scatenato un botta e risposta alquanto acceso. “Noi abbiamo un vaccino contro un virus che non c’è più. Fare una terza dose di vaccino per un virus che è mutato serve a poco”, ha detto il medico durante il suo intervento in diretta.

I botta e risposta in studio con Alessandro Cecchi Paone, l’ex ministra alla salute Beatrice Lorenzin e il senatore Gianluigi Paragone

Alessandro Cecchi Paone, l’ex ministra alla salute Beatrice Lorenzin e il senatore Gianluigi Paragone erano tra gli altri ospiti presenti alla puntata di ieri, 29 settembre 2021. Tra gli ospiti in studio ci sono stati attimi di tensione con voci accavallate, botta e risposta, sconcerto e indignazione. “La terza dose in Israele ha bloccato la quarta ondata. Cosa ci aspetta in futuro? Dopo questo richiamo, faremo un nuovo vaccino per le varianti in corso” ha detto l’ex ministra alla salute Beatrice Lorenzin.

Il professor Antonio Magi, presidente dell’ordine dei medici di Roma, ha contraddetto il collega: “lI vaccino rallenta il tasso di infezione. Lo studio di infezione in Israele  ha dimostrato che dopo 12 giorni dal booster la capacità di infezione si è ridotto di 11,3 volte e di ammalarsi del 19% anche rispetto alla Delta del Covid. Le difese immunitarie si alzano”. Per Giorlandino i vaccini vi in uso attualmente in Italia erano utili nella prima fase ma ora non servono più, o almeno servono a molto poco.