Valentina Cuppi potrebbe letteralmente ridefinire il Partito Democratico. Sindaco del comune di Marzabotto, in attesa dell’Assemblea generale amministrerà il PD reduce dalle dimissioni di Zingaretti. E grazie al suo legame con il Movimento delle sardine, potrebbe essere la donna in grado di rivoluzionare completamente il destino di un gruppo che si sta, a dire poco, sgretolando. Vediamo quindi di capire meglio chi è Valentina Cuppi e come è arrivata a ricoprire questo ruolo.
Chi è Valentina Cuppi, la donna che potrebbe rivoluzionare il PD
Chi è Valentina Cuppi? Classe 1973, è stata eletta sindaca di Marzabotto il 7 giugno 2019 e presidente del Partito Democratico il 22 febbraio 2020. Il suo nome è stato scelto per sostituire quello di Paolo Gentiloni, e portare una ventata di aria fresca in casa dem. Cuppi, infatti, rappresenta quella parte di sinistra più radicale, più inclusiva e vicina alla parità di genere. Scavando nel suo background, emerge un percorso in politica tra le fila di Sinistra Ecologi Libertà, dove ha iniziato a muovere i suoi primi passi. Dopodiché è arrivato l’approdo alla Camera nel 2013, in seguito alla sua affermazione a livello locale prima come consigliere con delega alla Pace e alla Memoria del comune di Marzabotto, poi come vicesindaco e assessore alla Cultura. Infine, è diventata sindaco della città bolognese e poi presidente del Partito Democratico nel 2020.
Rispetto alle altre figure del PD, Valentina Cuppi è sicuramente tra quelle “più di sinistra”. Tra l’altro, durante le ultime elezioni regionali in Emilia Romagna, quelle che hanno visto trionfare Stefano Bonaccini, si è pubblicamente schierata a fianco del Movimento delle sardine in chiave anti-Borgonzoni.
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Chi è Valentina Cuppi, la possibilità per il Movimento delle Sardine di entrare in politica
Ma il rapporto tra Valentina Cuppi e Mattia Santori, in realtà, ha radici lontane. E ora, per le sardine, potrebbe essere il momento giusto per raccogliere i frutti di questa amicizia. In questo modo, poi, si chiarisce anche il perché della passerella dello scorso sabato del Movimento delle Sardine, che ha organizzato un sit in con le tende davanti al Nazareno. Soprattutto, però, si spiega questa apertura delle sardine al Partito Democratico, e viceversa. “Sono stata quattro ore a discutere con le Sardine”, ha raccontato Cuppi a Repubblica. “Ci siamo confrontati sul futuro della sinistra, condiviso idee e valori. Hanno fatto anche critiche al partito, ma ho detto loro e dico a tutti che un PD aperto, largo e dalla parte delle persone significa anche inclusivo e rispettoso rispetto della pluralità che lo caratterizza”.
Con queste parole si può dire che Cuppi abbia aperto le porte a una nuova vita del Partito Democratico (e del Movimento delle sardine). Un’ala, magari, guidata proprio da Mattia Santori. Certo è che tutto dipenderà dall’assemblea di questo week end: se Zingaretti dovesse decidere di ritirare le sue dimissioni, il sogno delle sardine potrebbe già finire qui. Al contrario, invece, se la presidenza della Cuppi dovesse durare almeno per un altro mese, esattamente come prevede lo Statuto del PD prima di una nuova Assemblea, e soprattutto se il suo ruolo dovesse essere confermato in attesa del nuovo Congresso, allora potrebbero concretizzarsi delle speranze. Non si esclude, poi, che possa essere proprio Cuppi il nuovo segretario del Partito Democratico. >> Tutte le notizie di UrbanPost