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Cinzia Dal Pino, la sua versione sull’investimento del ladro: “Nessun pentimento, ero spaventata”

11/09/2024 10:34
Cinzia Dal Pino non si pente investimento

Cinzia Dal Pino, l’imprenditrice balneare di 65 anni di Viareggio, è stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario dopo aver investito e ucciso un uomo che le aveva appena rubato la borsa. La vicenda, che ha scosso l’opinione pubblica, ha visto la donna inseguire il ladro con il suo Suv Mercedes e colpirlo mortalmente. “Lasciala o ti ammazzo, mi ha gridato poco prima di scappare. Pensavo che avesse un coltello”, ha raccontato Dal Pino agli agenti della Squadra Mobile. Nonostante la gravità dell’accaduto, la donna non sembra manifestare alcun segno di pentimento.

Cinzia Dal Pino non si pente investimento

Cinzia Dal Pino dopo l’arresto: “Lucida e calma”

Secondo quanto riportato dagli investigatori, dunque, Cinzia Dal Pino non si pente dopo aver investito e ucciso il ladro. Al momento del fermo, è apparsa “lucida e calma”, mantenendo un atteggiamento simile a quello che si vede nel video che la inchioda, che potete ritrovare anche in questo articolo. Le indagini sono ancora in corso per verificare se la donna fosse da sola al momento dell’incidente o se ci fosse un’altra persona a bordo del Suv. (Continua a leggere dopo la foto)
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Cinzia Dal Pino non si pente investimento

La strategia legale e la richiesta dell’avvocato

L’avvocato di Cinzia Dal Pino, Enrico Marzaduri, starebbe valutando la possibilità di richiedere il patteggiamento, puntando agli arresti domiciliari per evitare un lungo processo. Questa strategia potrebbe permettere alla sua assistita di ottenere una riduzione della pena in caso di condanna. Il caso di Cinzia Dal Pino, che non si pente dopo aver investito e ucciso il ladro, resta al centro dell’attenzione pubblica, con un mix di polemiche e interrogativi sulla giustizia fai-da-te e sulle reazioni a situazioni di pericolo. (Continua a leggere dopo il VIDEO)

Il caso diventa politico

La vicenda ha suscitato reazioni anche nel mondo politico. Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, ha invitato la magistratura a tenere conto delle circostanze in cui è avvenuto il crimine: “La magistratura deve assolutamente considerare il contesto e la paura che la signora sicuramente provava in quel momento. Sono attenuanti che non possono essere ignorate”.