Un video shock sta facendo il giro del web: Cinzia Dal Pino, nota imprenditrice di Viareggio, ha investito e ucciso un ladro che le aveva rubato la borsetta. Le telecamere di sicurezza della zona hanno immortalato il drammatico momento, in cui la donna, 65enne, passa più volte con il suo suv sul corpo della vittima, Said Malkoun, un algerino di 47 anni senza fissa dimora. Ora, Cinzia Dal Pino è accusata di omicidio volontario. Tutto ciò sta già alimentando discussioni in Rete, sulla giustizia fai-da-te e sulle tensioni sociali legate all’immigrazione.
L’imprenditrice investe e uccide un ladro: la dinamica dell’incidente
Dopo il furto della sua borsa, Cinzia Dal Pino, che opera nel settore del Turismo, si è lanciata all’inseguimento del ladro, ritrovandolo in via Coppino, nella zona della Darsena. Senza esitazione, avrebbe investito Malkoun con il suo suv, schiacciandolo contro la vetrina di un negozio. Testimonianze e immagini delle telecamere mostrano come la donna sarebbe passata sul corpo del ladro almeno tre volte prima di scendere dall’auto e recuperare la sua borsa. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il video (agghiacciante) che incastra l’imprenditrice
Le telecamere di sorveglianza della zona hanno registrato ogni istante della scena, che è stata descritta come “orribile”. Dopo l’investimento, Said Malkoun è stato soccorso e trasportato in ospedale, dove è morto a causa delle gravi ferite riportate. Cinzia Dal Pino è stata arrestata poco dopo dalle forze dell’ordine e accusata di omicidio volontario. L’udienza di convalida è fissata per l’11 settembre. Prima che guardiate il video, precisiamo che si tratta di immagini davvero crude. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
Le reazioni e le polemiche sui social
Il gesto di Cinzia Dal Pino ha scatenato forti reazioni sui social. Molti utenti si sono schierati a favore dell’imprenditrice, sostenendo che la morte del ladro, irregolare e straniero, fosse una “giusta punizione”. Questo episodio riflette il crescente clima di insicurezza che molti italiani percepiscono, spesso legato al fenomeno dell’immigrazione, mentre moltissimi altri hanno condannato una reazione talmente violenta e criminale.