Riaperture dei ristoranti anche la sera e coprifuoco a mezzanotte, le ipotesi per maggio. Queste alcune delle ipotesi che circolano in vista dell’incontro che si terrà giovedì 15 aprile tra Governo e Regioni. Le Regioni continuano a spingere per le riaperture, e anche al Governo ci sono ipotesi positive per il mese prossimo. Ma l’eterno scontro tra ‘rigoristi’ e ‘aperturisti’ continua.
Ristoranti, attività culturale e palestre
Procedere con le riaperture prima del 30 aprile, per ora, resta un’ipotesi improbabile. Le priorità per i governatori riguardano tre ambiti: la ristorazione, le attività culturali e le palestre. Le Regioni lavorano a un documento con cui, giovedì, chiederanno le riaperture dei ristoranti anche la sera, privilegiando gli spazi all’aperto. Una richiesta che prende piede anche nel governo, dove qualcuno, riporta l’Adnkronos, valuta l’ipotesi di spostare più avanti le lancette del coprifuoco, dalle 22 alle 11.30 o mezzanotte. La richiesta del posticipo del coprifuoco potrebbe essere avanzata già la settimana prossima. In questo scenario i ristoranti sarebbero aperti a cena fino alle ore 23 o alle 23.30, mentre i bar (e altre attività simili, senza posti a sedere) alle ore 21. L’allungamento degli orari permetterebbe ai ristoratori, come vuole Draghi, di ripartire in modo sostenibile, facendo cassa.
Anche per i bar, la richiesta è quella di poter riaprire quelli che hanno la possibilità di mettere i tavolini all’esterno. Quanto a cinema, teatri, musei e spettacoli all’aperto, la linea è quella già suggerita dalle associazioni di categoria: biglietti nominativi e prenotazione obbligatoria, percorsi separati di entrata e uscita, misurazione della temperatura e, soprattutto, raddoppio della capienza: da 200 a 400 al chiuso e da 400 a mille all’aperto.
Minore possibilità di contagio all’aperto
Più cauto Roberto Speranza, anch’egli però convinto della possibilità di riaprire a maggio. “Premesso che tutto dipenderà dai dati, l’ipotesi di lavorare in modo particolare sulle riaperture per attività all’aperto è un’ipotesi che personalmente mi convince molto. Poi dovremo chiaramente confrontarci con i nostri scienziati e con i nostri tecnici in sede di governo, ma tutti i dati che ho visto indicano che all’aperto c’è sicuramente una minore possibilità di contagio“, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, nel suo intervento a Porta Porta. “Credo quindi – ha aggiunto Speranza – che la stagione della primavera inoltrata potrà aiutarci a recuperare alcune attività all’aperto”.
L’ipotesi per maggio: riaperture e coprifuoco
Al momento la visione più positiva prevede che, se le Regioni che avranno numeri da zona gialla, potranno riaprire bar e ristoranti, cinema e teatri, fiere e congressi, perfino palestre e piscine. Dopo il 30 aprile, quindi, si potrebbe pensare a un reintegro tout court della zona gialla. In questo modo, nelle Regioni che avranno numeri adeguati, potrebbero riaprire ristoranti e bar a pranzo, cinema e teatri anche nel weekend (tutti con prenotazione). Fino all’ultimo Palazzo Chigi proverà a perseguire la strada dell’apertura di tutte queste attività assieme, al fine di dare un segnale concreto di ripartenza ai cittadini.
In questo scenario resterebbe però ancora in vigore il coprifuoco alle ore 22. E solo dopo la prima metà di maggio, qualora i numeri del contagio dovessero calare e quelli delle vaccinazioni continuare ad aumentare, si potrebbe ragionare su un approccio differente spostando le lancette del coprifuoco alle 23.30 o a mezzanotte. E riaprendo di conseguenza i ristoranti a cena fino alle ore 23 o alle 23.30, mentre i bar (e altre attività simili, senza posti a sedere) alle ore 21. >> Tutte le news di UrbanPost