Un caso sospetto di coronavirus è giunto ieri, martedì 28 gennaio 2020, a Napoli: si tratta di un ragazzo di 28 anni, di nazionalità cinese, proveniente dalla zona di Hubei, in Cina, laddove il focolaio del virus si è sviluppato. Febbre alta e sintomi respiratori i problemi accusati dal paziente, a cui è stata diagnosticata una grave broncopolmonite. Giunto nella mattinata di ieri al Pellegrini, il giovane è stato trattenuto quasi due ore per i primi accertamenti, poi sulla base degli esiti radiografici al torace – e data la provenienza geografica – è stato subito trasferito, tramite autoambulanza attrezzata del 118, all’ospedale Cotugno di Napoli. Attivato il protocollo clinico su indicazione del Ministero della Salute: il personale dell’ambulanza, partita dall’ospedale del Mare, ha indossato tute e mascherine di protezione come previsto e il mezzo è stato poi completamente bonificato.
Coronavirus Cina, caso sospetto a Napoli: si attendono i risultati dei test specifici
Giunto al Cotugno, polo monospecialistico per le malattie infettive, il paziente cinese è stato ricoverato in una delle due camere ad alto isolamento del pronto soccorso. Tutti gli esami su tampone compiuti finora per l’identificazione di virus che possano aver causato la polmonite – influenza, Sars, Mars, Coxackie, adenovirus – hanno dato al momento esito negativo. I campioni sono stati dunque inviati allo Spallanzani di Roma per effettuare i test specifici per il coronavirus di cui il Cotugno non è ancora dotato. Altri campioni sono stati spediti all’Istituto superiore di Sanità dal quale si dovrebbero avere oggi gli esiti finali. Il caso resta per ora solo un sospetto. Ricoverata in via precauzionale anche la moglie del paziente, giunta all’ospedale con mezzi propri. Seppur in assenza di sintomi, la donna è stata trattenuta al Cotugno per accertamenti.
Si invita la popolazione ad evitare allarmismi inutili e alla vaccinazione
I due pazienti giunti al Cotugno per caso sospetto di coronavirus sono turisti in viaggio di nozze: atterrati a Roma il 21 gennaio con un volo dalla Cina, si sono poi spostati a Napoli il 25. Nella capitale, in aeroporto, in assenza di sintomi, i due turisti sono stati censiti ma non trattenuti e i loro spostamenti sono noti. La coppia avrebbe deciso di partire dalla Cina il 20 gennaio nonostante l’epidemia in corso. I due sono accompagnati da un’altra giovane coppia di sposi cinesi già identificati dalla Asl e sottoposti anch’essi a misure sanitarie di prevenzione.
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha subito convocato a Palazzo Santa Lucia i manager di Asl e ospedali: nella riunione è stata confermata l’esigenza di evitare allarmismi e di non confondere ogni sintomo con la presenza conclamata di coronavirus. Il Cotugno rimane l’ospedale di riferimento per casi rilevanti e non banali, mentre in ogni Asl e negli ospedali sono attive strutture in grado di verificare le condizioni reali del paziente. «Si invita la popolazione a incrementare le vaccinazioni antinfluenzali soprattutto in questo periodo in cui si rischia di determinare un allarme ingiustificato con affluenza immotivata e inutile nei Pronto soccorso».
(Immagini di repertorio)
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