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Coronavirus, Conte si scaglia contro Salvini e Meloni: “Dichiarano falsità sul Mes”

10/04/2020 21:20

Durante la conferenza stampa di poco fa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando di come l’Unione europea sta affrontando l’emergenza Coronavirus, si è scagliato contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Colpevoli di aizzare le folle con teorie del tutto errate, il Premier ha dichiarato che i due leader del centrodestra stanno gridando delle vere e proprie “menzogne”.

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Coronavirus, Conte contro Salvini e Meloni: “Rischiano di indebolirci con le menzogne”

Giuseppe Conte parla con tono palesemente infastidito di quanto successo nelle ultime ore. Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono dimostrati nemici dell’Italia con questo comportamento. Come ha sottolineato il Premier, attorno al Mes si è creato un dibattito importante e che necessita di maggiore chiarezza. “Mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni: il Mes esiste dal 2012. Non è stato istituito ieri, non è stato approvato o attivato la scorsa notte come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Lo stanno ripetendo dalla scorsa notte. Non è assolutamente così. Questo governo non lavora col favore delle tenebre. Questo governo guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza. Se ha qualche proposta da portare, lo fa chiaramente guardando negli occhi tutti gli italiani. L’Eurogruppo non ha firmato nulla né ha istituito alcun obbligo. E’ una menzogna questa.

Le menzogne ci fanno male- continua il Presidente- perché ci indeboliscono nella trattativa. Avevo chiesto all’opposizione di essere accomunati in questo senso di responsabilità. Quello che è successo stanotte e nelle scorse ore, quelle falsità che vengono dette rischiano di indebolire non il premier Giuseppe Conte, non il governo, ma l’intera Italia. Perché vi assicuro che è un negoziato difficilissimo. Se lasciavano scrivere all’Italia questo accordo sarebbe stato già scritto. Ci sono altri 26 Paesi, dobbiamo lavorare insieme, parlare anche agli altri popoli, far capire qual è il nostro progetto. Dobbiamo esprimere la nostra dignità, la forza del nostro coraggio, della nostra lungimiranza e della nostra determinazione. Se questo dibattito continua in questi termini, rischiamo di compromettere la nostra forza di negoziare. La mia posizione al Consiglio sarà chiara: la risposta europea la valuto nel suo complesso.

Quindi lotteremo per avere gli eurobond, e spiegherò con forza al prossimo Consiglio europeo, ancora una volta, che il Mes è uno strumento insufficiente. La risposta comune o è ambiziosa, o non lo è. Non firmerò finché non ci sarà un ventaglio di strumenti adeguato a questo momento”. “Se il Mes è una trappola- ha detto poi rispondendo a una domanda- chi ha confezionato questa trappola si assuma la responsabilità pubblica: nel 2012 c’era un governo di centrodestra e se non ricordo male la Meloni era ministro”.

Conte

Coronavirus, Conte: “L’unico strumento adatto sono gli eurobond”

Durante la conferenza stampa il presidente del Consiglio ha parlato anche di quanto emerso dalla riunione dell’Eurogruppo conclusa ieri sera. Riunione che ha portato non poche polemiche e tanta confusione riguardo al Mes. “L’Europa sta affrontando una situazione mai vista in tempi di pace. Le prime stime ci dicono che saranno necessari almeno 1.500 miliardi di euro per fronteggiare l’emergenza coronavirus. E’ la più significativa dal dopo guerra a questa parte che l’Europa e anche per certi versi l’intero pianeta sta affrontando”, ha detto il Presidente. “Le proposte che ieri sono state messe sul tavolo dell’Eurogruppo sono un primo passo verso la risposta europea. Un primo passo che l’Italia giudica ancora insufficiente. Su questa base occorre lavorare ancora per costruire qualcosa di ancora più ambizioso.

La principale battaglia che l’Italia deve condurre sui tavoli europei è quella di un fondo che deve essere finanziato con una vera e propria condivisione economica dello sforzo. Come per esempio con gli eurobond. Il fondo deve avere una potenza di fuoco proporzionata alle cifre, alle risorse rischieste da un’economia di guerra. Il fondo deve essere anche disponibile subito: lo sto dicendo a tutti i miei omologhi. Se arriveremo tardi anche questa risposta sarà insufficiente. Le proposte dell’Eurogruppo contengono anche un nuovo strumento: lo schema assicurativo europeo per la disoccupazione, per una cassa integrazione gestita a livello europeo che metterà a disposizione degli stati membri la somma di 100 miliardi.

Avremo anche un potenziamento del BEI che attiverà 200 miliardi di investimenti. Sul tavolo sono stati messi degli strumenti significativi, ma il nostro strumento ripeto è l’eurobond, perché lo riteniamo il più adeguato per la situazione d’emergenza causata dal coronavirus che stiamo vivendo. Condurremo fino alla fine la nostra battaglia. L’Eurogruppo poi propone anche una nuova linea di credito, senza condizionalità, tranne quella destinata alla spesa per i costella sanità, collegata al Mes”.

Coronavirus Italia

Coronavirus, il Premier: “L’Italia non ha firmato alcuna attivazione del Mes”

“Su richiesta di alcuni Stati membri, non dell’Italia, l’Eurogruppo ha lavorato a questa proposta che non è ancora completata, ma è sul tavolo, di una linea di credito collegata al Mes totalmente nuova rispetto a quelle esistenti- ha sottolineato Conte- L’Italia non ha firmato alcuna attivazione del Mes. Non ha bisogno del Mes. L’ho già dichiarato, l’ho detto più volte. Perché non ne ha bisogno? Perché lo ritiene uno strumento totalmente inadeguato, totalmente inadatto rispetto all’emergenza da coronavirus che stiamo vivendo. Sin dall’inizio, lo ricordo, l’ho chiarito a tutti i leader. Fermo restando che se ci sono degli Stati, come è avvenuto, che vogliono una nuova linea di credito collegata al Mes e la vogliono senza le vecchie condizionalità, con regole del tutto nuove.

Ecco perché l’Italia partecipa alla discussione– ha aggiunto- Noi ci stiamo battendo per avere un ventaglio di nuovi strumenti innovativi e lavoreremo fino alla fine con coraggio e determinazione in questa battaglia difficile e impensabile all’inizio. Ieri è successo qualcosa di nuovo: c’è un intero paragrafo destinato ad accogliere la nostra prospettiva degli eurobond. E’ molto importante, perché stiamo parlando di strumenti finanziari di condivisione delle spese e degli investimenti. Per la prima volta lo abbiamo messo nero su bianco, e anche gli altri Paesi hanno dovuto accettare di lavorare adesso già per introdurre questo nuovo strumento. Noi lotteremo fino ala fine perché sia immediatamente applicabile”, ha concluso il Presidente.

https://www.facebook.com/giorgiameloni.paginaufficiale/posts/10158095760847645

La replica di Giorgia Meloni e Matteo Salvini

La replica di Giorgia Meloni e di Matteo Salvini non si è fatta attendere molto. Rispondendo alle durissime parole pronunciate dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, Giorgia Meloni ha scritto su Facebook: “Il presidente del Consiglio Conte indice una conferenza stampa pochi minuti prima dell’edizione più vista dei tg, trasmessa in diretta sulla prima rete del servizio pubblico, per accusare l’opposizione di dire menzogne, senza possibilità di replica e senza contraddittorio. Credo non si sia mai vista una cosa del genere nella storia della democrazia, e la dice lunga sulla tracotanza di questo governo. Mi aspetto che la RAI mi dia possibilità di replica alla stessa ora, con lo stesso tempo e con la stessa visibilità. Il Presidente della Repubblica Mattarella non ha nulla da dire su questi metodi degni di un regime totalitario?“.

Matteo Salvini, a sua volta, ha pubblicato: “Usare la tivù di Stato per dire falsità e fare un comizio contro Salvini e contro le opposizioni è roba da regime, roba da Unione Sovietica. Perché non hanno bloccato il MES? Perché il Pd vuole la tassa patrimoniale? Perché i 5Stelle vogliono ancora bloccare la TAV? Perché Leu vuole tassare la casa e i risparmi degli italiani? Dov’è la cassa integrazione promessa? Quando arrivano davvero i soldi? Che fine ha fatto il blocco dei mutui per chi è in difficoltà? Cosa fanno per aiutare chi non ce la fa a pagare affitti, rate e bollette? Perché non aiutano davvero partite IVA e autonomi? Quando arriveranno i soldi promessi alle imprese? Sempre #colpadisalvini? Altro che “collaborazione”. Che delusione signor Conte”. >> Tutte le news di UrbanPost