Coronavirus dati 29 marzo (ultimo aggiornamento 19:38). In corso in questi minuti la conferenza stampa della Protezione Civile per l’aggiornamento giornaliero sull’epidemia da Covid-19 in Italia. Sono 3815 i nuovi positivi oggi, in lieve aumento rispetto a quelli rilevati ieri che erano stati 3.651: le misure di contenimento saranno con tutta probabilità prorogate oltre il 3 aprile. I decessi sono 756, un dato ancora pesante seppure in deciso calo rispetto a ieri. Da inizio emergenza sono 10.779 le vittime. I ricoverati in terapia intensiva sono 3.906, nei reparti di degenza Covid-19 sono ricoverati in 27.386. I malati in Italia sono quasi 74mila.
Il numero dei contagiati torna dunque a salire dopo il calo di ieri, sabato (3.651). Venerdì ne erano stati registrati 4.401, giovedì 4.492, mercoledì 3.491, martedì 3.612 e lunedì 3.780. Oggi i guariti sono 646. In totale le persone che hanno superato il coronavirus in Italia dall’inizio dell’emergenza sono 13.030.
Ancora critica la situazione in Lombardia: sono 6.360 le persone morte in regione risultate positive al coronavirus, 416 in più di ieri. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante una diretta su Facebook.
Coronavirus dati 29 marzo: i contagi nelle regioni
Nel dettaglio ecco i casi attualmente positivi nelle diverse regioni: 25.392 in Lombardia, 10.535 in Emilia-Romagna, 7.251 in Veneto, 7.268 in Piemonte, 3.160 nelle Marche, 3.786 in Toscana, 2.279 in Liguria, 2.362 nel Lazio, 1.556 in Campania, 1.293 nella Provincia autonoma di Trento, 1.432 in Puglia, 1.141 in Friuli Venezia Giulia, 1.034 nella Provincia autonoma di Bolzano, 1.330 in Sicilia, 1.169 in Abruzzo, 897 in Umbria, 539 in Valle d’Aosta, 582 in Sardegna, 577 in Calabria, 197 in Basilicata e 100 in Molise.
«Calo decessi dato molto importante»
«Nel fine settimana abbiamo abbiamo registrato un calo nel numero dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva. Si tratta di un dato molto importante». Lo ha affermato Luca Richeldi, direttore dell’Unità di Pneumologia al Policlinico Gemelli di Roma, intervenuto oggi alla Conferenza stampa alla Protezione Civile. L’esperto ha però sottolineato che «si tratta di una battaglia molto lunga» e che «dobbiamo essere rigorosi nel rispetto delle misure. Non dobbiamo abbassare la guardia».
«Gli ultimi dati diffusi oggi fanno ben sperare: si conferma un trend di rallentamento della crescita dei casi di Covid-19. Ma non dobbiamo abbassare la guardia: il blocco deve continuare fino a metà aprile”. Lo afferma all’Adnkronos Salute il virologo dell’Università di Milano, Fabrizio Pregliasco, che dopo l’aggiornamento della Protezione Civile ribadisce la necessità «di tenere duro per altri 15 giorni». >> Tutte le notizie sul Coronavirus