Il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, insieme alla sua Giunta e in collaborazione con il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato la sospensione delle attività di tutte le scuole di ogni ordine e grado: asili nido, Università, musei, manifestazioni, eventi e procedure concorsuali. L’ordinanza viene adottata per prevenire il più possibile l’eventuale contagio da coronavirus, visti i nove casi già registrati in Regione.
Coronavirus Emilia Romagna, scuole chiuse fino al 1 marzo
Da domani fino al 1 marzo quindi tutte le scuole in Emilia Romagna saranno chiuse. Le norme precauzionali sono previste nell’ordinanza che viene firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza. “Abbiamo decisodi mettere in campo una serie di provvedimenti per far sì che si possa fronteggiare la diffusione del virus offrendo le migliori condizioni possibili di sicurezza e tutela ai cittadini- afferma il presidente Bonaccini-. E voglio davvero ringraziare tutti i professionisti della sanità, e parlo di medici, biologi, tecnici, infermieri e quanti sono al lavoro da giorni, per quanto stanno facendo, che è davvero straordinario”.
Bonaccini ha riunito il Comitato di coordinamento regionale, gli assessori competenti e anche i componenti della nuova Giunta, informati della situazione e delle misure adottate. Si stanno valutando inoltre misure ulteriori per Piacenza e il territorio piacentino, d’intesa con le istituzioni locali.
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Coronavirus Emilia Romagna, i contenuti dell’ordinanza
Nell’ordinanza a firma Bonaccini-Speranza, si prevede in primo luogo la “sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva ecc, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico”. E’ prevista poi la “sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza”.
Inoltre, l’Ordinanza prevede la “sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 dei codici dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.L. 42/2004, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti o luoghi”. Viene sospeso anche “ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero“. C’è, inoltre, la “previsione dell’obbligo da parte di individui che hanno fatto ingresso in Emilia-Romagna da zone a rischio epidemiologico come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di comunicare tale circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva”.
I provvedimenti per fronteggiare la diffusione del virus
Nell’ordinanza si legge, inoltre, che le Direzioni sanitarie ospedaliere “devono predisporre la limitazione dell’accesso dei semplici visitatori alle aree di degenza, preferibilmente una persona per paziente al giorno”. Anche le RSA non autosufficienti “dovranno limitare l’accesso dei visitatori agli ospiti”. Si “raccomanda fortemente che il personale sanitario si attenga alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria nonchè alla rigorosa applicazione delle indicazioni per la sanificazione e disinfezione degli ambienti previste dalle circolari ministeriali”.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico, poi, “deve essere predisposta dagli organismi competenti la disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale via terra, via aerea e via acqua.” E’ prevista, infine, la “sospensione delle procedure concorsuali ad esclusione dei concorsi per personale sanitario”.
Coronavirus Emilia Romagna, le misure igieniche da rispettare
L’ordinanza ricorda che le misure igieniche che le persone sono chiamate a rispettare. Poche semplici mosse possono risultare fondamentali per prevenire il contagio. E’ necessario lavarsi spesso le mani, e a tal proposito “si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie, e altri luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani”. Bisogna evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani. E’ bene coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce; non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico e pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol. La mascherina, infine, è consigliato usarla solo in caso si sospetti di essere malato o si assista a persone malate.
Il comunicato del presidente Bonaccini ricorda anche che i prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi, così come gli animali da compagnia non possono essere causa di diffusione del nuovo coronavirus.
In caso di febbre o tosse e si è rientrati dalla Cina da meno di 14 giorni, è necessario contattare il numero verde regionale: 800462340.