Vai al contenuto

Coronavirus, grazie a Google ora si possono conoscere gli spostamenti delle persone

03/04/2020 20:26

Anche Google si è schierato in prima linea nella lotta contro la diffusione del coronavirus. E lo ha fatto tramite una nuova funzione messa a disposizione di tutti: la possibilità di consultare gli spostamenti delle persone in 131 diversi Paesi. Dall’analisi, iniziata in concomitanza con le misure restrittive di quarantena, è stato dimostrato che le persone nel complesso hanno risposto in maniera positiva alle limitazioni, rispettando le ordinanze governative e rimanendo il più possibile a casa.

Coronavirus riapertura graduale

Coronavirus, Google pubblica una funzione di monitoraggio degli spostamenti

Non si tratta dell’applicazione utilizzata in Corea del Sud per tracciare gli spostamenti. Anche la funzione messa online da Google, però, è utile a capire se le popolazioni hanno risposto all’obbligo di mettersi in isolamento domiciliare. Non è ufficialmente un monitoraggio tramite smartphone, ma sembra avvicinarcisi molto. Non risulta nemmeno una grossa novità, visto che conosciamo la possibilità di essere quasi sempre tracciati tramite i nostri cellulari. E non serve, ovviamente, per una caccia alle streghe, ma per creare un quadro più chiaro da fornire alle Istituzioni. “Mentre le comunità globali rispondono al Covi-19, abbiamo sentito da funzionari della sanità pubblica che lo stesso tipo di approfondimenti aggregati e anonimi che utilizziamo in prodotti come Google Maps potrebbe essere utile”, si legge nell’annuncio.

Tutti i dati raccolti, infatti, sono in forma anonima. Quello fornito dal colosso del web è un aggregatore di dati in grado di verificare se una regione del mondo sta rispettando o meno le restrizioni imposte dalle norme del contenimento della pandemia. Quindi i dati raccolti rispettano la privacy di tutti gli utenti, e da essi vengono creati dei grafici consultabili per capire come il mondo sta reagendo. Per esempio: l’Italia starà rispettando le regole? Anche la Penisola è stata presa in considerazione nello studio. E, tutto sommato, si può dire che gli italiani stiano realmente seguendo le norme relative al distanziamento sociale. Essendo possibile consultare i dati per ogni singola regione, emerge che le medie regionali rispecchiano quella nazionale, con le norme applicate in modo omogeneo in tutto il territorio.

coronavirus ripartenza

Coronavirus, in Italia vengono rispettate le norme di contenimento

Prendendo in esame gli spostamenti compresi tra il 1 e il 29 marzo, è stato dimostrato che l’affluenza alle farmacie e agli alimentari è diminuita dell’85%, mentre quella a bar e ristoranti del 94%. Allo stesso modo, il lockdown ha influenzato anche l’utilizzo dei trasporti, il quale è stato ridotto dell’87% confermando che gli italiani si spostano solamente per delle strette necessità. Anche i parchi hanno subito una sostanziale variazione di presenze: l’afflusso nelle aree verdi è diminuito del 90%. Probabilmente è stata la “caccia al runner”, o forse non c’è mai stato bisogno di puntare il dito contro chi decideva di concedersi un po’ di sana attività motoria. Fatto sta che i dati parlano chiaro e ormai nessuno più frequenta i parchi.

Le percentuali, ovviamente, non sono le stesse se si parla di luoghi di lavoro. In questo caso la presenza è scesa del 63%, grazie anche alla chiusura di moltissime aziende e alla possibilità di svolgere smart working.

L’unico dato ad aumentare è stato, prevedibilmente, quello della residenzialità: secondo Google Maps rispetto a febbraio si è registrato in questo caso un aumento del 24%. Analizzando la Lombardia, la Regione che più di tutte in Italia ha subìto gli effetti del coronavirus, la fotografia non cambia molto. La media, infatti, è in linea con quella nazione. L’affluenza alle farmacie e agli alimentari è diminuita dell’81%, l’utilizzo dei trasporti pubblici dell’89%, le presenza al lavoro del 65%. Ai parchi viene registrato un calo di presenze del 91%, e del 95% quando si tratta di afflusso nei ristoranti e nei bar. E anche qui, la residenziali si conquista il segno positivo con un +24%.

>> Tutte le news di UrbanPost