Sabato 22 febbraio 2020. Coronavirus Italia, primo morto in Veneto. È della tarda serata di ieri la drammatica notizia del primo decesso nel nostro paese per il COVID-19. Si tratta di un uomo di 78 anni, Adriano Trevisan, morto all’ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova. Il paziente era stato ricoverato insieme ad un’altra persona risultata positiva al virus, una donna di 67 anni. I due, entrambi di Vo’ Euganeo, località in zona Colli padovani, sarebbero rimasti contagiati frequentando lo stesso bar. Secondo quanto riferisce Libero Quotidiano la vittima avrebbe nei giorni scorsi giocato a carte con l’altra persona risultata positiva, ma è ancora da chiarire come il Coronavirus sia arrivato in quel locale. Adriano Trevisan lascia tre figli, una delle quali era stata sindaca di Vo’; era un ex titolare di una piccola impresa edile oggi in pensione. L’uomo era ricoverato al nosocomio da una decina di giorni per diverse patologie.
Coronavirus Italia, tutte le notizie della notte: primo morto a Padova, 18 casi di contagio
Brutto colpo per il nostro paese, dopo che il coronavirus ha fatto la sua comparsa al nord Italia, anche perché restano tuttora avvolte nel mistero le modalità con cui il 78enne, prima vittima dell’epidemia di Wuhan, abbia contratto il COVID-19. Quel che è certo è che sale il numero dei contagiati: sono almeno 600 le persone che si stanno sottoponendo al test. Al momento, oltre ai due casi veneti, ce ne sono altri 16 in Lombardia. Come scrive Open l’ultimo paziente di cui si ha notizia è ricoverato già da alcuni giorni all’ospedale di Cremona. Restano gravi le condizioni del 38enne, originario di Castiglione d’Adda e residente a Codogno, ricoverato all’ospedale dello stesso comune, in terapia intensiva, in prognosi riservata. Contagiati pure la moglie incinta del 38enne e un suo amico, ricoverati al Sacco di Milano.
Giuseppe Conte: «Il governo è pronto a mettere in campo nuove misure»
«Il governo è pronto a mettere in campo nuove misure, qualora ce ne ne fosse bisogno», queste le parole del premier Giuseppe Conte, che nella tarda serata di ieri ha partecipato ad un incontro straordinario per decidere come far fronte all’emergenza coronavirus. «Siamo convinti che il servizio sanitario nazionale sia all’altezza di questa sfida», ha rassicurato il ministro della Salute Roberto Speranza.
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