Primo morto in Italia per il Coronavirus. Si tratta di un paziente di 77 anni. L’uomo risultato positivo al Virus si è spento venerdì sera, 21 febbraio 2020, poco dopo le 22.45 all’ospedale di Padova. A confermare la notizia all’Ansa il governatore Luca Zaia. Al momento sono quindici in tutto i contagiati in Lombardia, nel Lodigiano, e uno in Veneto, nel Padovano.
Coronavirus, morto 77enne a Padova: prima vittima in Italia
Cresce la paura in Italia dopo la notizia del primo caso di contagio. È un 38enne originario di Castiglione d’Adda e residente a Codogno, ricoverato all’ospedale dello stesso comune, in terapia intensiva, in prognosi riservata. Si tratta del primo caso di trasmissione locale di infezione da nuovo coronavirus nel nostro paese. Contagiati pure la moglie incinta del 38enne e un suo amico, ricoverati al Sacco di Milano, punto di riferimento nazionale per le bioemergenze insieme allo Spallanzani.
Cresce la paura nel nostro paese
Altre tre persone sono risultate positive al Coronavirus: queste al momento sono ricoverate in isolamento. Si tratta di tre anziani che frequentano lo stesso bar del compagno di sport del 38enne. Positivi anche cinque operatori sanitari dell’ospedale di Codogno e tre pazienti. Si attendono in queste ore i risultati del test del medico di famiglia e di una collega del 38enne. Quest’ultima è ricoverata adesso in isolamento nel reparto malattie infettive dell’ospedale di Piacenza ed è già stata sottoposta alle analisi di controllo. Secondo quanto riferisce “Il Corriere della sera” il test non è riuscito e dovrà essere ripetuto.
Coronavirus Italia, chi è il paziente zero: le parole dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco
«Tutti gli ospedali d’Italia devono approfittare di questo periodo per prepararsi a fronteggiare il nuovo Coronavirus, non solo il Sacco e lo Spallanzani, che sono strutture perfettamente attrezzate», queste le parole dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco, professore ordinario di Igiene dell’Università di Pisa, rilasciate in un’intervista all’Adnkronos Salute. Il focolaio di Covid-19 emerso in Lombardia spaventa, ma non bisogna lasciarsi prendere dal panico. Tanto per cominciare bisogna capire chi sia il paziente zero: «Dobbiamo ancora capire se è stato individuato, oppure no. Il contatto del malato ricoverato a Codogno, e rientrato dalla Cina, è risultato negativo al test: potrebbe essersi liberato del virus, e questo ce lo dirà l’eventuale presenza di anticorpi nel suo sangue. Altrimenti occorrerà cercare ancora!», ha affermato l’esperto.