«Solo pochi giorni fa vi ho chiesto di cambiare le radicate abitudini di vita. La stragrande maggioranza ha risposto in modo straordinario. Era un primo passo, e ragionevolmente sapevamo che non sarebbe stato l’ultimo. Oggi siamo consapevoli che in un paese grande come il nostro bisogna procedere gradualmente. Ora, è il momento di compiere un passo in più, quello più importante. L’Italia rimarrà una zona unica», con queste parole il premier Giuseppe Conte, nella serata di mercoledì 11 marzo 2020, ha comunicato agli italiani le nuove misure di prevenzione e risposta del decreto riguardanti il coronavirus.
Coronavirus news, decreto nuovo: chi resta chiuso e aperto in Italia [elenco completo]
«Serviranno quattordici giorni per vedere gli effetti sui contagi. Grazie agli italiani che compiono sacrifici. Stiamo dando prova di essere una grande nazione. Al primo posto c’è la salute degli italiani», ha aggiunto il Presidente del Consiglio. Dunque sospese le attività di bar, pub, ristoranti (per tutto il giorno, non solo più dopo le 18), i quali possono garantire la consegna a domicilio, seguendo le opportune regole. Chiusi pure parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa. Restano aperte edicole e tabacchi, come anche continueranno a lavorare idraulici, benzinai e meccanici.
Chiusi negozi, bar, pasticcerie, gelaterie, pub, ristoranti: restano aperte farmacie e negozi di generi alimentari
Vediamo insieme nel dettaglio quali attività commerciali rimarranno non aperte al pubblico e quali invece continueranno ad essere accessibili: chiuse tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio; restano aperti i negozi di generi alimentari e di prima necessità, sia negli ambiti degli esercizi di vicinato che nella media e grande distribuzione, anche inseriti nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività; rimangono aperte farmacie e parafarmacie; ma pure edicole, stazioni di rifornimento carburante e tabaccai. Chiusi negozi, bar, pasticcerie, gelaterie, pub, ristoranti ed esercizi artigianali assimilabili. Consentite solo le consegne a domicilio. Aperti però gli esercizi di somministrazione di bevande e alimenti posti nelle aree di servizio e stazioni di rifornimento lungo strade, autostrade, porti, ospedali e stazioni ferroviarie. Consenti mense e catering continuativi. Chiusi parrucchieri, centri estetici; mercati, escluse le attività di vendita di soli generi alimentari. Consentito il commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet e quello attraverso per mezzo di distributori automatici.
Per gli esercizi aperti quali sono le norme da seguire?
Per gli esercizi che rimangono aperti cosa è previsto? Quali sono i comportamenti da tenere? In ogni caso deve essere garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro negli ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimentari vari, prodotti surgelati; esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici; apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati. E ancora per il commercio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione, corrispondenza, radio, e telefono; prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati, carburante in esercizi specializzati; commercio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento; ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termo idraulico. Poi per articoli igienico-sanitari; saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini; articoli per l’illuminazione, edicole, farmacie e para-farmacie, articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati, profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale. Anche commercio di piccoli animali domestici, di materiale per ottica e fotografia; le lavanderie e tintorie. Infine servizi di pompe funebri e attività connesse.
Coronavirus news: le raccomandazioni del governo
Veniamo ora ai servizi pubblici e bancari. Le pubbliche amministrazioni assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative. Per effetto dei decreti precedenti restano chiusi i nidi d’infanzia, le scuole di ogni ordine e grado e le Università fino al 3 Aprile. Saranno garantiti agli italiani i servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi, come pure tutte quelle attività accessorie rispetto al corretto funzionamento dei settori rimasti in attività. Quali raccomandazioni? Siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti e tutti quegli strumenti previsti dalla contrattazione collettiva; vengano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione. Il governo auspica che vengano assunti protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro, l’adozione di strumenti di protezione individuale. Altrettanto importanti le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali.