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Coronavirus pena di morte per chi nasconde i sintomi: decisione estrema della Cina

15/02/2020 13:08 - Aggiornamento 15/02/2020 13:12

Chi nasconde intenzionalmente o riporta in maniera incompleta i sintomi del contagio del nuovo Coronavirus commette un reato penale che sarà punito severamente, anche con la pena di morte. Questo è quanto riferisce il quotidiano ufficiale Beijing Daily, citando una informativa diffusa da un tribunale cinese. La notizia di pochi minuti fa è stata rilanciata anche da alcuni giornali italiani come l’Adnkronos e Libero. Una misura estrema, una decisione che dimostra quanto sia alta l’allerta nel paese. Un modo per evitare la diffusione dell’epidemia.

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Coronavirus pena di morte per chi nasconde i sintomi: decisione estrema della Cina

Sarà reato pure nascondere i viaggi effettuati negli ultimi mesi. Ogni residente che contribuisce al dilagarsi del coronavirus Covid-19 può essere accusato del reato di messa in pericolo della sicurezza pubblica con mezzi pericolosi. «In casi estremi», si legge sul quotidiano locale, «i responsabili possono essere puniti con dieci anni di carcere, l’ergastolo o la morte». Intanto la Commissione cinese per la salute nazionale ha annunciato oggi, sabato 15 febbraio 2020, il divieto di viaggio su strada, treno e aereo per chi abbia tosse, febbre e altri sintomi d’influenza, con l’obiettivo di arginare l’epidemia.

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Le misure delle autorità locali per limitare la diffusione del contagio

Le autorità locali cinesi hanno stabilito pure l’imposizione di un periodo di quarantena di 14 giorni nelle proprie case o all’interno di strutture sanitarie per le persone che fanno rientro a Pechino dopo aver trascorso un periodo di vacanza fuori città. Una misura che è stata adottata soprattutto in vista del rientro di chi ha deciso di trascorrere fuori Pechino il Capodanno cinese, che quest’anno, come qualcuno di voi saprà non è stato festeggiato in loco per via dell’epidemia. «Chiunque si rifiuti di accettare queste misure di prevenzione e controllo dovrà risponderne davanti alla giustizia», questo il monito delle autorità.

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