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Covid, i reparti ospedalieri si stanno di nuovo riempiendo: l’allarme degli infettivologi

01/07/2022 17:43 - Aggiornamento 01/07/2022 18:02

Covid Italia oggi. “I reparti Covid si stanno di nuovo riempiendo e se l’andamento dei nuovi casi continuerà ad aumentare ci sarà sicuramente una maggiore pressione sugli ospedali. Abbiamo, voglio ricordarlo, ancora 6-7 milioni di italiani non vaccinati”. Lo afferma oggi, venerdì 1° luglio 2022, all’Adnkronos Salute Claudio Mastroianni, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e ordinario di Malattie infettive all’Università Sapienza di Roma, facendo il punto sulla situazione in Italia.

Covid Italia oggi

Covid Italia oggi, aumento ricoveri di non vaccinati e anziani con altre patologie, ma secondo i rianimatori la situazione non è allarmante

“E infatti oggi la maggior parte di chi arriva in ospedale – prosegue il presidente Simit – è non vaccinato, anziano e spesso ha altre patologie. Magari non hanno la polmonite, ma la febbre e sono disidratati, possono essere ricoverati e poi dimessi se non ci sono complicazioni. Ma l’infezione da Sars-CoV-2 e anche questo caldo possono destabilizzare e scompensare chi ha comorbidità. Dobbiamo ancora stare attenti”.

Dobbiamo stare attenti ma secondo un altro autorevole parere non siamo in una nuova emergenza. In questa fase di forte rialzo dei contagi da Covid-19, la situazione delle terapie intensive italiane “non preoccupa” perché “per fortuna siamo di fronte a una variante” di Sars-CoV-2 “molto più contagiosa, ma meno grave”. In autunno, però, “se dovesse arrivare una variante con maggiore patogenicità, potremo essere in difficoltà perché il sistema mostra ancora criticità, non è cambiato molto rispetto al 2020 e non sono state fatte strategie uniformi a livello dei 21 sistemi sanitari regionali. Qualche miglioramento c’è stato, ma non quelli che ci aspettavamo”. Così Alessandro Vergallo, presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani – Emergenza area critica (Aaroi Emac), sentito dall’Adnkronos Salute.

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