A partire dal 1 marzo 2021 potremo dire ufficialmente addio alle referenze di accesso per i servizi online dell’Agenzia delle Entrate. Arriveranno infatti una serie di novità relative alle credenziali del Fisco. Tutti gli user name e le password già distribuite non solo non verranno più rinnovate, ma smetteranno anche di funzionare entro il 30 settembre 2021. Cerchiamo di capire meglio nel dettaglio.
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Credenziali Fisco, cosa cambia
Cosa cambia quindi per le credenziali del Fisco? Che per accedere sarà per forza necessario essere in possesso di Spid, Cie o Cns. Le tre tipologie di identità digitale, d’altronde, sono quelle già richieste per accedere alle aree riservate di tutti i siti della Pubblica Amministrazione. In particolare, per entrare tramite Spid bisogna avere a portata di mano il cellulare e l’email. Per utilizzare la Cie, la carta d’identità elettronica, invece, è necessario avere Pin e App sullo smartphone oppure la smartcard NFC sul computer. Infine, chi sceglie la Cns, la carta nazionale dei servizi, necessita del relativo Pin. Che si scelga l’uno o l’altro, però, è comunque indispensabile compiere una serie di passaggi che garantiscono la sicurezza delle credenziali.
Tutti i passaggi e le istruzioni possono essere consultate nel volantino che l’Agenzia delle Entrate ha predisposto nei confronti dei cittadini, e nel quale viene descritta perfettamente la procedura di rilascio delle credenziali.
Spid, Cie e Cns: come ottenerli
Lo Spid, il sistema pubblico di identità digitale, può essere richiesto da tutti i cittadini italiani maggiorenni, anche residenti all’estero e iscritti AIRE. Per ottenerlo è sufficiente un documento di riconoscimento valido, la tessera sanitaria o il codice fiscale, l’email e il proprio numero di cellulare. Ovviamente, è necessario verificare il riconoscimento, e questo lo si può fare o in una delle sedi fisiche proposte, oppure da remoto via webcam. Alcuni gestori, tuttavia, mettono a pagamento questa opzione. Una volta rilasciato, poi, basterà inserirlo laddove ci sarà scritto “accedi con Spid”.
La Cie, la carta di identità elettronica, invece, si richiede al proprio Comune di residenza, allegando una fototessera. I cittadini residenti all’estero, in questo caso, devono richiederla al Consolato. Comunque, è possibile trovaretutte le istruzioni sul sito del Ministero degli Affari Esteri. Una volta presentata la richiesta, il codice Pin viene spedito in due momenti diversi. La prima parte, infatti, arriva durante l’identificazione, la seconda, invece, con il ritiro della carta d’identità elettronica. Per accedere ai servizi con la Cie, quindi, serve il Pin completo e l’applicazione mobile Cie Id sul proprio cellulare. In alternativa, è possibile anche utilizzare un pc dotato di lettore per smartcard compatibile NFC.
Infine, c’è il Cns. La Carta nazionale dei servizi è una smartcard con microchip o chiavetta Usb. Al suo interno è contenuto un certificato digitale di autenticazione personale. Come per la Cie, anche qui è necessario essere in possesso del Pin fornito dell’Ente che l’ha emessa. E’ necessario, infine, un dispositivo di lettura o una postazione desktop che disponga di una porta USB, oltre che avere i driver della Cns installati. >> Tutte le notizie di UrbanPost