C’è odore di crisi di governo tra le mura di Palazzo Chigi. E non a caso i politici stanno già iniziando a studiare la campagna elettorale. Non si esclude, infatti, che passata l’estate si possa andare a elezioni anticipate, magari in autunno, visto che la convivenza all’interno della maggioranza è diventata praticamente impossibile.
Crisi di governo, cosa sta succedendo
Sulla crisi della maggioranza non ci sono ormai più dubbi. Come sottolinea Luigi Bisignani su Affariitaliani.it, infatti, lo spettro di una caduta di governo in estate si sta facendo sempre più pesante. Sopratutto da quando è scoppiata la discussione rispetto al termovalorizzatore di Roma. Andare al voto dopo la stagione estiva, quindi, è un’ipotesi che di giorno in giorno diventa più reale. E questo nonostante le prossime elezioni saranno un appuntamento decisamente importante, caratterizzato da una nuova legge elettorale e sopratutto da un nuovo parlamento. Saranno, infatti, le prime dopo il referendum sul taglio dei parlamentari, e questo significa che si verificherà un cambiamento epocale.
“Non so se la buccia di banana sarà il termovalorizzatore di Roma, ma ciò che è evidente è che i leader dei partiti al governo stanno tutti preparando la campagna elettorale e stanno discutendo delle liste elettorali. E’ ormai tutto pronto per le elezioni politiche a settembre o ottobre”, ha sottolineato infatti Bisignani. Ma come si è arrivati a questo punto? Sicuramente il Presidente Mario Draghi ha capito di non riuscire a far passare il Pnrr esattamente come lo voleva lui, e si rifiuta di mancare le promesse fatte con l’Europa. Inoltre, come ha spiegato Bisignani, i partiti sono divisi su tutto, in particolare “sul fisco e sulla concorrenza. Oltre al tema delle armi all’Ucraina e, appunto, al termovalorizzatore di Roma”.
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I partiti si preparano alla campagna elettorale
Di sicuro, poi, la guerra in Ucraina e le scelte fatte attorno al conflitto non hanno aiutato a placare gli animi della maggioranza. “Ormai viene vista in modo molto divisivo dalle forze politiche di maggioranza, ed è chiaro a tutti che l’Europa è contraria alla ricostruzione dell’Ucraina con fondi Ue. Purtroppo, è già finito il grande amore dell’Europa verso l’Ucraina”, ha detto in conclusione Bisignani.
Tra chi si sta già letteralmente preparando alla campagna elettorale, senza dubbio, c’è Matteo Salvini. Per la lega la corsa è già iniziata e si combatte a suon di riforme previdenziali. Il leader del Carroccio ha già iniziato a incontrare i sindacati, ad assicurarsi che lavoro e previdenza siano tra le priorità della piattaforma elettorale leghista. Sicuramente, infatti, al centro delle proposte della Lega ci sarà Quota 41, un suo vecchio cavallo di battaglia che trova l’appoggio diretto dei sindacati. >> Tutte le notizie di UrbanPost