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De Luca, Coronavirus: «Test a tutti in Veneto? Questa ‘tamponite’ è una malattia»

11/04/2020 10:32

Il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, oltre ad ammonire i cittadini a rispettare le regole in vista del week end di Pasqua, ha annunciato alcune misure: dall’obbligo di indossare mascherine, le quali saranno in vendita nei supermercati e tabaccherie a prezzi dimezzati, all’erogazione immediata di denaro a favore delle fasce più deboli e delle piccole imprese. Il presidente ha parlato anche di un aumento delle pensione per fine maggio-giugno. Tutti accorgimenti per traghettare la Regione fuori dalla crisi economica, conseguenza diretta di quella sanitaria in corso. Il governatore ha chiesto però la collaborazione di tutti: «La mobilità è vietata. Rimanere a casa è essenziale. Se in questo fine settimana ci rilassiamo, tra due settimane conteremo le migliaia di nuovi contagi. Quella di quest’anno sarà una Pasqua che ci ricorderemo tutti quanti. Saranno giorni complicati, è inutile nasconderlo. Ma dobbiamo stringere i denti ed evitare atti di irresponsabilità».

De Luca

De Luca, Coronavirus: «Test a tutti in Veneto? Questa ‘tamponite’ è una malattia»

Raddoppiati i controlli e sospese le manifestazioni religiose: «Direi a tutti di seguire l’esempio straordinario di Papa Francesco. In queste ore stiamo anche lavorando perché c’è il pericolo di rientri dal Nord. Ci saranno posti di blocco ai caselli autostradali e un controllo preventivo alle stazioni ferroviarie. I controlli saranno rigorosi e le ammende vanno da 400 a 4mila euro», ha spiegato Vincenzo De Luca. Questi ha poi parlato della ‘tamponite’ acuta: «Noi in Campania stiamo procedendo sulla base delle indicazioni dell’Iss, facendo i tamponi solo ai sintomatici. Il Veneto ha fatto un’altra scelta. Ovviamente non si fanno i tamponi a tutti quanti. Sono parole, perché, tra l’altro, non ci sono i tamponi, né i reagenti. Ma questa ‘tamponite’ è diventata una malattia. Nel Veneto, dove hanno fatto decine di migliaia di tamponi, i dati di ieri dicono che c’è stato un aumento dei contagi, a dimostrazione del fatto che non è quello l’elemento decisivo, ma sono importanti il distanziamento sociale e il controllo della catena dei contatti sul territorio». 

De Luca

«Il Covid Center? Simbolo della capacità amministrativa»

Il presidente De Luca ha detto qualcosa anche sul nosocomio che si sta costruendo nella regione, il cosiddetto Covid center, fatto di moduli prefabbricati, che disporrà di 72 nuovi posti di terapia intensiva alla periferia di Napoli, nei pressi dell’Ospedale del Mare. «Sarà un simbolo della capacità amministrativa e della concretezza che abbiamo messo in campo in queste settimane. Abbiamo verificato un fatto di cui io sono convinto da sempre: quando abbiamo problemi seri da affrontare, le bandiere di partito non contano niente. Contano solo la capacità amministrativa, la capacità di organizzazione, la tenacia, quel tanto di passione civile di cui hanno dato prova migliaia di medici, di infermieri, di sanitari, di associazioni di volontariato, di persone impegnate nel trasporto pubblico e nei supermercati. Contano il sistema di valori, il sentirsi umani».

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«In Campania tutti aspettavano un’ecatombe, che finisse cento volte peggio della Lombardia»

Il governatore si è lasciato andare ad un’amara riflessione: «Mi è capitato di ascoltare qualche commento in relazione alla Campania in queste settimane. Commenti che mi hanno fatto perfino sorridere. C’erano tante persone in Italia, e anche qui da noi, che aspettavano in Campania l’ecatombe. Aspettavano che la Campania finisse cento volte peggio della Lombardia. Mi è capitato di ascoltare qualche commento di qualcuno che sembrava quasi dispiaciuto che avessimo fatto un lavoro importante in migliaia di persone in Campania. Gente che si chiedeva: ‘Ma come è possibile che non abbiamo avuto le tragedie qui?’ Io mi auguro con tutto il cuore che la fase due sia una fase di serietà e di rispetto reciproco. Noi abbiamo dimostrato di essere una regione che cammina a testa alta. E dobbiamo essere orgogliosi di questo con sobrietà, con umiltà, con modestia. Abbiamo bisogno tutti dell’aiuto degli altri, ma possiamo camminare oggi a testa alta», ha concluso De Luca. 

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