E’ previsto in settimana il Consiglio dei ministri sul nuovo Decreto Ristori 5, nonostante la crisi di governo. L’approvazione del decreto dovrà necessariamente essere accompagnata da un nuovo scostamento di bilancio, che secondo IlSole24Ore sale a 32 miliardi. La richiesta per lo scostamento di bilancio che il governo si appresta a inviare alle Camere dovrà ottenere il via libera a maggioranza assoluta. Matteo Renzi ha comunque garantito il voto di Italia Viva. Ecco intanto le misure allo studio per il Decreto Ristori 5.
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Ristori e ammortizzatori
E’ allo studio un nuovo meccanismo per stabilire la somma da corrispondere alle aziende in difficoltà. Da quanto riporta Pmi.it, dovrebbe essere superato il meccanismo dei codici Ateco. E il riferimento per calcolare la perdita di fatturato non sarebbe più lo scorso mese di aprile, ma un periodo più lungo (per esempio, il primo semestre 2020). Nei nuovi contributi a fondo perduto dovrebbero essere inseriti anche i professionisti iscritti agli ordini. 5 miliardi delle risorse, invece, dovrebbero essere utilizzate per il rifinanziamento della cassa integrazione, al momento prevista fino a marzo. Altre 18 settimane di cig potrebbero essere messe a disposizione delle imprese più colpite dalla crisi causata dalla pandemia. Si prevede anche il prolungamento dello stop ai licenziamenti nei settori più coinvolti. Infine, si parla di nuovi bonus una tantum per lavoratori che non hanno diritto alla cig, professionisti compresi, che attendono dal Ristori 4.
Pace fiscale
La pace fiscale potrebbe prevedere sia una nuova rottamazione, sia un provvedimento di saldo e stralcio. La rottamazione prevede che si debba pagare per intero la somma originariamente dovuta, ma senza l’applicazione di interessi o sanzioni. Il saldo e stralcio, invece, comporta anche una riduzione del dovuto, come un tradizionale provvedimento di sanatoria. Quest’ultimo è tuttavia riservato a contribuenti a basso reddito. Dal 2021 sono ripartite le normali attività di riscossione: circa 50 milioni di cartelle esattoriali sarebbero in arrivo. Diverse soluzioni sono allo studio per diluire il più possibile l’invio delle nuove cartelle. >> Tutte le news