A un giorno dall’entrata in vigore ufficiale del Decreto Sostegno, alcuni pensano già al prossimo. Tra questi c’è Laura Castelli, vice ministro all’Economia, che riconosce la necessità di un ulteriore intervento dal punto di vista economico per aiutare tutte quelle imprese che, a causa delle ripetute chiusure, sono a rischio fallimento. Quindi nuovi indennizzi per il fatturato perso, un altro pacchetto di misure di sostegno al credito e più tempo per i pieni di rientro dal debito di centinaia di aziende a rischio fallimento. Nella speranza che, il prossimo, possa essere l’ultimo intervento necessario.
Decreto Sostegno, Castelli: “Speriamo sia l’ultimo”
“Contiamo davvero sia l’ultimo, grazie alla campagna vaccinale che dovrà tirarci fuori dalla pandemia entro l’estate. Ma è chiaro che servirà un altro intervento pesante se vogliamo tenere in piedi tutte quelle imprese che sono riuscite a resistere fin qui e che rischiano di non reggere oltre”, ha spiegato a La Stampa Laura Castelli, vice ministro dell’Economia, parlando di un nuovo intervento che seguirà il Decreto Sostegno. Molte aziende, infatti, oggi si trovano con l’acqua alla gola a causa dei numerosi start and stop a cui sono stati costretti. “Faremo tutto quello che serve per sostenere le imprese che stanno affrontando nuovamente le restrizioni anti covid e che subiranno pesanti danni in questi mesi. Di certo abbiamo chiare le priorità e da queste si partirà per fare i conti”, ha sottolineato.
Ma di quali priorità parla? “Una prima parte delle misure dovrà sicuramente guardare al sostegno per chi perde fatturato, sul modello del Decreto Sostegno. Poi c’è tutto il capitolo sul credito che in questa fare sarà decisivo. Penso alla proroga delle misure del Decreto Liquidità e delle moratorie sui prestiti come chiede l’Abi, passando attraverso il dialogo con l’Unione europea. Dobbiamo assolutamente proteggere le aziende che hanno retto tra mille sacrifici e che rischiano di non farcela più, perchè l’onda più difficile di questa grande crisi arriverà nei prossimi mesi”, ha evidenziato Castelli.
ARTICOLO | Decreto sostegni, bonus contributo a fondo perduto: come funziona l’aiuto per le imprese
ARTICOLO | Bonaccini: “Usciremo dalla pandemia come Paese. E basta chiamarci ex renziani”
Decreto Sostegno, Castelli: “Non possiamo chiedere di tornare a pagare in fretta le rate fiscali”
Oltre alle imprese, sia piccole che grandi, a preoccupare sono le partite Iva e i professionisti. “Credo che vadano rinforzati e prorogati i fondi di garanzia riservati alle Pmi e che hanno dimostrato di funzionare molto bene. Ma penso anche che servono misure per le grandi imprese. Va rifinanziato il fondo per le crisi industriali del Mise che consente il salvataggio delle aziende a rischio con fondi pubblici. E serve un piano per dare più tempo a chi ha bisogno di un concordato preventivo e di scrivere piani di equilibrio per evitare il fallimento”. Uno dei nodi più importanti, però, è quello delle rate fiscali. Mentre infatti si è discusso tanto attorno alla cancellazione delle cartelle esattoriali, a breve gli imprenditori dovranno affrontare le nuove scadenze. “Mi sembra evidente che non possiamo chiedere agli imprenditori di riprendere a breve il pagamento delle rate fiscali come se nulla fosse.
Come ha detto il presidente Draghi, questo è un anno in cui i soldi non si chiedono, si danno. Quanto alle cartelle esattoriali, su cui sono state fatte polemiche a mio avviso esagerate, dico solo che l’accumularsi del magazzino è una malattia da curare, le commissioni valuteranno norme per evitare che non succeda più. E’ assurdo ingolfare gli uffici con pratiche ormai inesigibili”, ha dichiarato il viceministro. >> Tutte le notizie di UrbanPost