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Draghi contro i furbetti del vaccino: «Con che coscienza si salta la fila?»

09/04/2021 09:12 - Aggiornamento 09/04/2021 09:25

Draghi conferenza stampa – Venerdì 9 aprile 2021. All’indomani del pronunciamento dell’Ema su un eventuale legame tra AstraZeneca e i casi di trombosi avvenuti nelle ultime settimane, il premier Draghi è intervenuto in conferenza stampa, illustrando il nuovo piano vaccinale. «La prima cosa sono le linee guida espresse dal ministro Speranza e dal Cts. La raccomandazione è usare il vaccino per coloro che hanno più di 60 anni», ha detto il presidente del Consiglio seguendo la raccomandazione dell’Aifa.

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draghi conferenza stampa

Draghi conferenza stampa: «Con che coscienza si salta la fila per i vaccini?»

«Quello che deve attirare la nostra attenzione è che il rischio di decessi è massimo per coloro che hanno più di 75 anni. La conclusione è che bisogna vaccinare subito la popolazione più anziana», ha affermato il premier Draghi. «Smettetela di vaccinare chi ha meno di 60-70 anni. Ma con che coscienza la gente salta la lista e si fa vaccinare lasciando esposte al rischio persone che hanno più 75 anni e un rischio concreto di morte?», ha rimarcato il presidente del Consiglio. «La disponibilità di vaccini non è calata, i numeri sono come prima di Pasqua, sta risalendo secondo il trend previsto. Non ho dubbio sul fatto che gli obiettivi vengano raggiunti», ha precisato sempre l’ex dirigente della Bce, confermando che l’obiettivo, fissato dal commissario per l’emergenza Figliuolo, delle 500mila somministrazioni al giorno che sarà rispettato entro fine aprile.

Le riaperture dipendono dall’andamento dei contagi e dei vaccini

Draghi si è pronunciato anche a proposito della riaperture: «Se riduciamo il rischio di morte nelle classi più esposte al rischio è chiaro che si riapre con più tranquillità». E ancora: «Normale chiedere aperture: la migliore forme di sostegno all’economia sono le aperture, ne sono consapevole. Naturalmente condannare la violenza ma capisco la disperazione a l’alienazione di chi protesta. Voglio vedere nelle prossime settimane di riaprire in sicurezza a partire dalle scuole, obiettivo è un mese di presenza». Il presidente del consiglio ha chiarito però che non esiste una data: «Dipende dall’andamento dei contagi e dei vaccini». Leggi anche l’articolo —> Covid, oggi 17.221 nuovi casi e 487 morti, in lento calo le terapie intensive

 

 

 

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