Draghi firma dpcm Green Pass per la Pubblica Amministrazione – Mercoledì 13 ottobre 2021. Il presidente del Consiglio, su proposta dei ministri Renato Brunetta e Roberto Speranza, ha adottato con decreto le linee guida relative all’obbligo di possesso e di esibizione della certificazione verde da parte del personale delle Pa, a partire dal prossimo 15 ottobre. Il controllo spetta al datore di lavoro, che però non potrà conservare il Qr code. In verità, Draghi di provvedimenti ne ha firmati due: il secondo, su proposta del ministro dell’Economia Daniele Franco, di quello dell’innovazione tecnologica Vittorio Colao e dello stesso Speranza, introduce una serie di strumenti informatici che consentiranno una verifica del possesso del Green Pass.
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Draghi firma dpcm Green Pass per la Pubblica Amministrazione: le linee guida
Oltre ai lavoratori dipendenti della singola amministrazione, sono soggetti all’obbligo di Green Pass “i dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi di pulizia, di ristorazione, di manutenzione, di rifornimento dei distributori automatici, i consulenti e collaboratori e i prestatori o frequentatori di corsi di formazione, come pure i corrieri che recapitano all’interno degli uffici posta d’ufficio o privata”. Per le giornate di assenza ingiustificata, dovute alla mancata esibizione del Green Pass, “al lavoratore non sono dovuti né la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati, incluse tutte le componenti della retribuzione, anche di natura previdenziale, previste per la giornata lavorativa non prestata”. Inoltre, i giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla “maturazione di ferie e comportano la corrispondente perdita di anzianità di servizio”. Ad ogni modo la mancanza della certificazione verde non comporta il licenziamento.
Chi effettuerà i controlli a partire dal 15 ottobre 2021?
Chi effettuerà i controlli a partire dal 15 ottobre 2021? Il datore di lavoro, che “può delegare questa funzione con atto scritto a specifico personale, preferibilmente con qualifica dirigenziale”. Le modalità sono lasciate alla libertà del singolo: “Il controllo potrà avvenire all’accesso, evitando ritardi e code durante le procedure di ingresso, o successivamente, a tappeto o su un campione quotidianamente non inferiore al 20% del personale in servizio, assicurando la rotazione e quindi il controllo di tutto il personale”. Per le verifiche, sarà possibile usare l’applicazione gratuita Verifica C-19. Inoltre, saranno fornite alle amministrazioni “applicazioni e piattaforme volte a facilitare il controllo automatizzato, sul modello di quanto avvenuto per scuole e università”. Il datore di lavoro che non controlla il rispetto delle regole sul Green Pass rischia una sanzione amministrativa che va da 400 a 1.000 euro.
Draghi dpcm Green Pass per la Pubblica Amministrazione: esplicito divieto a conservare i Qr Code delle certificazioni
Il dpcm che modifica il decreto sull’obbligo del pass precisa anche che per il datore di lavoro, pubblico e privato, c’e’ “l’esplicito divieto” di conservare i Qr code delle certificazioni. Prevista una maggiore flessibilità negli orari di ingresso e di uscita sul posto di lavoro. Soddisfazione dal ministro della Pa Renato Brunetta, che ha detto: “Si completa la cornice per garantire dal 15 ottobre il ritorno della Pubblica amministrazione alla sua piena operatività, a partire dagli sportelli e dal back office. Grazie alle vaccinazioni l’Italia recupera una nuova normalità, fatta di relazione, innovazione ed efficienza dei servizi a cittadini e imprese”. Leggi anche l’articolo —> Green pass obbligatorio, cosa cambierà nel 2022? Le parole del sottosegretario Andrea Costa