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Falsi vaccini, fermati a Palermo un’infermiera e leader No Vax

21/12/2021 08:55 - Aggiornamento 21/12/2021 09:03

La Digos di Palermo ha fermato tre persone per false vaccinazioni anti-Covid. Per tutte loro le accuse sono di corruzione, falso ideologico e peculato. Il “TgCom24” riferisce che i fermati sono Filippo Accetta, un leader locale del movimento No Vax, Giuseppe Tomasino e Anna Maria Lo Brano. Quest’ultima è un’infermiera che lavora all’ospedale Civico: faceva finta di inoculare i vaccini nell’hub della Fiera del Mediterraneo. Stando alle prime indiscrezioni i tre chiedevano 400 euro per fare una falsa vaccinazione.

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falsi vaccini Palermo

Falsi vaccini, fermati a Palermo un’infermiera e leader del movimento No Vax

La Digos di Palermo questa mattina, martedì 21 dicembre 2021, ha fermato tre persone, tra cui il leader dei no vax palermitani Filippo Accetta. Venivano chiesti 400 euro per ogni finta vaccinazione. Gli agenti della Digos sono risaliti ai tre arrestati grazie ad una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali, ma anche riprese video nel centro di vaccinazione. Proprio attraverso queste ultime è stato accertato che l’infermiera avrebbe effettuato otto false inoculazioni, comprese quelle ad una collega che lavorava presso la Fiera del Mediterraneo e a un poliziotto della questura di Palermo. La stessa infermiera aveva somministrato falsi vaccini anche a Filippo Accetta, l’amico Giuseppe Tomasino e a due parenti di quest’ultimo.

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Agiva sempre allo stesso modo

Secondo quanto ricostruito dal «Corriere della Sera» Anna Maria Lo Brano, fermata dalla Polizia di Stato nell’ambito dell’indagine sui falsi vaccinati, agiva sempre nello stesso modo, come rivelato attraverso le immagini dei sistemi di videosorveglianza. Dopo avere svuotato il siero contenuto nella siringa, già precedentemente preparata, in una garza in cotone, inseriva l’ago nel braccio del finto vaccinato senza iniettare nulla e senza muovere lo stantuffo della siringa. Gli agenti della Digos per giorni hanno intercettato la donna appurando che quest’ultima aveva nei giorni precedenti contatti con chi si sottoponeva al finto vaccino. Le indagini hanno invece escluso il coinvolgimento dei medici che lavorano al centro vaccinale e di tutti i funzionari responsabili. Leggi anche l’articolo —> Obbligo vaccinale per chi e da quando: cosa rischiano i “trasgressori”

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