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Fase 2 Milano Navigli, Beppe Sala ultimatum: «Sono incazz*** nero. Chiudo tutto»

08/05/2020 13:20 - Aggiornamento 08/05/2020 13:25

È furioso Beppe Sala e c’era da aspettarselo. In un video-messaggio, pubblicato su Facebookil primo cittadino di Milano sbotta e commenta duramente le immagini choc che mostrano Darsena e Navigli pieni di gente senza dispositivi di protezione. «Non è un penultimatum, è un ultimatum: o le cose cambiano oggi o chiudo», dice con voce ferma il sindaco del capoluogo lombardo, tra le città più colpite dal Coronavirus. Ed è forse anche per questo che i video di persone che violano il divieto di assembramento lasciano ancora più interdetti.

Sala

Coronavirus Milano Navigli, Beppe Sala: «Sono incazz*** nero. Ultimatum: chiudo tutto»

Alza la voce Beppe Sala e non solo metaforicamente. Il consueto buongiorno da palazzo Marino si è trasformato in una «sgridata» a quei milanesi che hanno preso troppo alla leggera la fase 2 dell’emergenza Covid-19. «Quando c’è da ringraziare i milanesi per il comportamento virtuoso sono il primo a farlo e mi piace anche, però ci sono i momenti in cui c’è da incazzarsi e questo è uno di quei momenti», ha esordito il sindaco di Milano. «Le immagini di ieri lungo i Navigli sono vergognose», ha attaccato, alludendo soprattutto ai tanti gruppi di giovani che si sono fermati lungo il canale per sorseggiare cocktail e bere birra. «È anche un po’ deprimente dover rispiegare qual è la situazione, ma ve lo ridico: noi siamo non solo in crisi dal punto di vista sanitario, ma siamo in una profondissima crisi socio economica. Milano ha bisogno di tornare a lavorare, a lavorare. Questo è il punto, non è un vezzo, una voglia, è una necessità», ha tuonato il primo cittadino.

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«Le immagini di ieri lungo i Navigli sono vergognose. Usiamo la testa tutti!»

«Non permetterò che 4 scalmanati senza mascherina uno vicino all’altro mettano in discussione tutto ciò. Potevamo essere inconsapevoli due o tre mesi fa, e anche io lo sono stato, ma adesso no», ha dichiarato furibondo Sala. Poi sul finale la minaccia: «Questo è un ultimatum. O cambiamo oggi o io domani prenderò provvedimenti, chiudo i Navigli piuttosto che chiudo l’asporto e poi lo spiegate voi ai baristi perché il sindaco non gli permette di vendere. Poi io mi prendo le mie responsabilità, ci metto più vigili stasera sui Navigli, ma non è un guardia ladri, non è un gioco, non possiamo permettercelo. Usiamo la testa tutti!». leggi anche l’articolo —> Coronavirus, Lino Banfi dona 100 kg di orecchiette ai “poveri del Papa”

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