La fase 2 del coronavirus passa allo step successivo con l’approvazione del governo per le riaperture “su misura” regione per regione: a partire dal prossimo 18 maggio dunque ogni governatore potrà decidere di aprire in autonomia bar, ristoranti, negozi, parrucchieri ed estetisti. Arriveranno tra giovedì e venerdì le linee guida del governo che si riserva comunque di bloccare tutto in caso di ripresa dei contagi.
Fase 2 riaperture per regione approvate, Boccia: “Inizia la fase della responsabilità”
L’incontro tra il governo e i presidenti di regione si è concluso positivamente: il premier Conte – fanno sapere i governatori – ha preso atto della volontà di una riapertura anticipata a partire dal 18 maggio, cedendo il passo alla differenziazione rispetto alla ripartenza di tutte quelle attività considerate maggiormente a rischio contagio e la cui apertura era stata prevista per il 1° giugno. Non saranno ancora consentiti gli spostamenti interregionali che slitteranno probabilmente al 25 maggio. “Inizia la fase della responsabilità per le Regioni”, ha affermato il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia. E intanto le Regioni vanno avanti col Governo nel lavoro sui protocolli di sicurezza.
Soddisfazione da parte dei governatori
Soddisfazione per l’accordo da parte dei governatori: “La nostra richiesta ha trovato soddisfazione – ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga – Dal 18 maggio le Regioni potranno riaprire le attività economiche ancora chiuse”. “Si riparte. – entusiasta anche Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni – Dal 18 maggio anche le attività finora sospese potranno riprendere il loro corso sulla base di una puntuale programmazione regionale, sia pure in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei protocolli a tutela dei lavoratori e degli utenti che il Governo si è impegnato a varare nelle prossime ore”.
Attraverso Twitter è arrivata anche la compiacenza di Giovanni Toti, rappresentante della Liguria: “Il premier Conte ha accolto la richiesta di autonomia delle Regioni. Dal 18 maggio si potranno quindi aprire le attività sotto la nostra responsabilità e in base alle esigenze del territorio. Il Governo farà le sue proposte che verranno integrate da quelle degli enti locali e insieme porteremo avanti il monitoraggio della situazione. Avanti con buon senso! Ripartiamo insieme”.
Nei prossimi giorni le linee guida del Cts
Nei prossimi giorni arriveranno dunque le linee guida generali del Comitato tecnico scientifico: riguarderanno ristorazione, servizi alle persone e balneazione e andranno ad aggiungersi ai protocolli per la sicurezza sul lavoro, i trasporti e gli esercizi commerciali già presenti nei Dpcm precedenti. “Le linee guida uniformi – ha spiegato Bonaccini a Effetto notte su Radio 24 – servono a livello nazionale, poi ognuno le adatterà ai propri territori. Se la curva rimbalzasse bisognerebbe stare attenti a dover chiudere quello che non è ancora riaperto. Non diciamo ai cittadini che abbiamo sconfitto il virus”. Nell’incontro con le regioni si è discusso anche di risorse: nel Decreto Rilancio sarebbe previsto uno stanziamento di circa un miliardo e mezzo a fronte dei 5 miliardi e 400 milioni chiesti dai governatori. La preoccupazione è il rischio di chiusura dei servizi. >> Coronavirus, i numeri di oggi: terapie intensive sotto 1000 ricoverati