Femminicidio a Bronte. Ada Rotini è stata uccisa ieri, 9 agosto 2021, dall’ex marito Filippo Asero. La donna aveva più volte denunciato l’ex compagno che la perseguitava online con tre profili diversi. (Continua a leggere dopo la foto)
Caso di femminicidio a Bronte: l’ossessione dell’ex compagno e la persecuzione sui social
Ada Rotini aveva già denunciato l’ex marito per maltrattamenti in famiglia. La donna aveva già denunciato l’ex compagno nel mese di dicembre per maltrattamenti. Sempre nello stesso mese, Ada era entrata in una comunità protetta che aveva poi lasciato per trasferirsi a noto con i due figli. Nel frattempo, però, l’inchiesta a carico di Filippo Asero non ha avuto alcuno sviluppo e nella giornata di ieri l’ex compagno ha ucciso Ada con 30 coltellate.
La donna si trovava a Bronte per assistere un anziano in veste di badante. Proprio ieri doveva avere luogo l’udienza di separazione consensuale. Asero non aveva mai accettato l’idea di doversi separare dalla compagna ed ha così iniziato a perseguitarla attraverso tre profili social differenti. Ada viveva con i due figli e postava foto in loro compagnia sui suoi profili social, senza mai parlare dell’ex compagno che, al contrario, continuava a pubblicare foto di coppia nonostante la separazione.
Il delitto
Le telecamere di sorveglianza di Bronte hanno ripreso la tragedia avvenuta ieri. Ada si trovava a Bronte perché stava assistendo un anziano per il quale lavorava come badante. L’uomo viveva poco lontano da Asero che ha colto l’occasione per raggiungere la donna in strada. L’ex compagno ha tentato di convincere la donna a desistere sul divorzio e poi l’ha aggredita. L’anziano signore ha cercato di difendere Ada ferendosi al braccio in più punti. Anche un’altra vicina di casa ha tentato di aiutare la vittima, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.”Sono andata in strada perché ho sentito le urla. Credevo fosse una bambina, invece poi sono arrivata lì e ho visto la scena. Sono ancora sconvolta”, ha detto la signora. Filippo Asero ha tentato il suicidio dopo aver ucciso la moglie conficcandosi il coltello nell’addome. Ora si trova in gravi condizioni all’ospedale Cannizzaro di Catania.
Si è trattato dell‘ennesimo femminicidio, il secondo avvenuto di recente in provincia di Catania. Due settimane fa Antonio Sciuto aveva scaricato la sua follia omicida contro l’ex compagna, la ventiseienne Vanessa Zappalà, assassinandola a colpi di pistola mentre lei passeggiava sul lungomare di Aci Trezza con gli amici.