“Se lo scambio fosse stato nella posizione corretta il treno non sarebbe deragliato”: le parole del Procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro, escludono l’ipotesi di un gesto intenzionale. Chiamato a intervenire sul Frecciarossa 9595 deragliato durante la tratta Milano-Salerno, Chiaro ha affermato che ora si indaga per un fatto colposo e non doloso. Sebbene non si conoscano ancora le cause dell’incidente nel quale sono morti due macchinisti e una persona è rimasta gravemente ferita, pare che la carrozza motrice del convoglio sia prima sviata dai binari, e poi uscita completamente dalla sede scontrandosi con un carrello o un mezzo simile posto sul binario parallelo. Prima di fermarsi, è infine andata contro una palazzina delle ferrovie. Il tutto, probabilmente, per dei lavori in corso. Ma chi si occupa della manutenzione dei binari dell’Alta Velocità Frecciarossa?
Frecciarossa deragliato, lavori di manutenzione sul tratto
Secondo quanto appreso dall’AdnKronos, sulla linea dell’alta-velocità Milano-Bologna erano in corso dei lavori di manutenzione. Inoltre, l’Ansa fa sapere che l’intervento, affidato a una ditta specializzata dalla Rete Ferroviaria Italiana, era in corso anche nelle ore precedenti il deragliamento del Frecciarossa, proprio nel punto in cui è avvenuto l’incidente. Al momento gli investigatori stanno indagando per capire se possa esserci una connessione tra l’incidente e i lavori di manutenzione in corso, visto che dalle foto pubblicate su Twitter dai Vigili del fuoco si può constatare la presenza di un carrello accanto a uno dei vagoni deragliati.
L’agenzia di stampa Ansa, poi, sostiene che a causare lo sviamento del convoglio ferroviario possa essere stato un problema a uno scambio: l’incidente, infatti, potrebbe essere avvenuto proprio in corrispondenza dello scambio in cui durante la notte, o al massimo nella serata di ieri, sarebbe stato sostituito un “deviatoio”, un pezzo dello scambio stesso. Il procuratore, comunque, ha fatto sapere che a quanto pare non esistono immagini in movimento dei fatti. A una domanda sul carrello, ha detto che la motrice si è staccata dal convoglio e ha colpito alla fine una casa per il rifugio di attrezzi delle Ferrovie dello Stato: “Non sappiamo ancora perché la motrice si è staccata dal resto del convoglio, per ora c’è soltanto uno scambio che è stato interessato da lavori di manutenzione all’altezza del luogo causato dall’incidente. I manutentori avevano comunicato la fine lavori? A questo per ora preferisco non rispondere”.
#Lodi, incidente treno alta velocità. Squadre #vigilidelfuoco al lavoro, accertata una vittima, segnalato un disperso #6febbraio aggiornamento ore 7:30 pic.twitter.com/2cqmIlS09j
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) February 6, 2020
Frecciarossa deragliato, chi si occupa della manutenzione
Rete Ferroviaria Italiana è una società per azioni partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato Italiane. Ed è proprio RFI a occuparsi dei circa mille chilometri di binari delle linee di Alta Velocità Torino-Milano-Salerno e Torino-Milano-Napoli-Salerno aperte al pubblico dal 2009. Gli interventi, poi, sono regolati tramite il Contratto di Programma-Parte Servizi (CdP- S) 2016-2021, siglato tra RFI e lo Stato italiano e operativo dal 02/10/2017. Questo contratto prevede un ammontare di fabbisogni pari a circa 10,5 miliardi (media annua circa 1,8 mld) a fronte di un totale di coperture disponibili a legislazione vigente pari a circa 9,3 miliardi.
Per quanto riguarda invece le responsabilità della manutenzione dei convogli, a rispondere è la società Hitachi Rail Italy ex AnsaldoBreda, ora di proprietà giapponese, la quale ha vinto la gara di appalto da 79milioni di euro nel 2016. Il contratto prevedere la gestione dei ricambi e delle riparazioni della flotta Frecciarossa, oltre alle attività già comprese in garanzia. Ad Hitachi Rail Ferrovie dello Stato aveva concesso la proroga del contratto di servizio per la manutenzione corrente preventiva a correttiva di apparati e impianti dei Frecciarossa 500, per un importo di oltre 21 milioni di euro e una durata di circa 12 mesi. Per gli ETR 500 (i predecessori dei Frecciarossa 1000) Trenitalia Spa aveva indetto una gara vinta nel 2018 da CAF Italia. Tuttavia, in seguito a un ricorso da parte di Hitachi Rail Italia, il TAR del Lazio aveva annullato la gara, subentrando nella gestione della manutenzione.