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Garlasco, nuove analisi sul Dna riaccendono il caso Poggi

16/07/2025 13:47

Diciassette anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi, il caso Garlasco torna al centro dell’attenzione mediatica. Recenti test genetici hanno riportato sotto i riflettori il DNA maschile sconosciuto trovato nella bocca della giovane vittima. Marzio Capra, genetista ed ex vicecomandante del RIS, ora consulente della famiglia Poggi, commenta i risultati.

Garlasco, nuove analisi e interrogativi sull’omicidio di Chiara Poggi

I test, effettuati su richiesta del gip di Pavia, Denise Albani, potrebbero svelare la presenza di una terza persona sulla scena del crimine. Tuttavia, la famiglia Poggi ritiene che si tratti di una semplice contaminazione avvenuta post-mortem.

Ipotesi di contaminazione del DNA repertato sul corpo di Chiara

Il DNA maschile ignoto aveva portato all’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio, ma la famiglia Poggi sostiene che si tratti di un errore di laboratorio o contaminazione medico-legale. I test recenti mostrano che le garze utilizzate contengono minime quantità di DNA maschile, suggerendo una possibile contaminazione.

Il consulente suggerisce che la contaminazione potrebbe essere avvenuta durante varie fasi dell’autopsia o del trasporto del corpo. Un confronto del DNA di tecnici e personale medico con quello trovato potrebbe chiarire la situazione.

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Conferme dalla Famiglia Poggi

La famiglia Poggi vede in queste analisi una conferma della propria tesi originaria. Capra afferma che le indagini non mostrano compatibilità con Andrea Sempio, suggerendo che il DNA potrebbe provenire da un altro cadavere esaminato in precedenza. Questa ipotesi potrebbe aggiungere un nuovo tassello a un caso ancora misterioso.

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