In diverse città italiane si sono svolte in questi giorni commemorazioni in omaggio a Giovanni Palatucci, questore di Fiume che contribuì a salvare migliaia di ebrei dalla Shoah. Egli stesso fu arrestato dalle SS tedesche e trasferito al campo di Dachau, Nel campo di concentramento morì il 10 febbraio 1945, all’età di 36 anni. Per le sue eroiche azioni, nel 1990 Israele lo ha inserito tra “i Giusti delle Nazioni”. Venezia, tra tanti Comuni italiani, lo ha commemorato con un’installazione luminosa all’esterno della facciata della caserma.
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Commemorazioni in onore del “Giusto” Palatucci
L’11 febbraio la questura di Venezia ha commemorato il Giusto Giovanni Palatucci, questore che, prima di essere deportato, aiutò a salvare migliaia di persone di religione ebraica. La città di Venezia ha installato all’esterno della facciata della questura, visibile dalla stazione di Santa Lucia e dal canale di Santa Chiara, una bellissima proiezione di un albero di ulivo accanto a messaggi di pace. Per Palatucci, Medaglia d’oro al valore civile, tanti Comuni italiani hanno deposto corone di fiori o installato targhe commemorative.
Chi era Giovanni Palatucci
Palatucci nacque a Montella, in provincia di Avellino, nel 1909. Nel 1937 iniziò a lavorare alla Questura di Fiume. Qui, divenne Commissario e Questore-reggente dell’ufficio stranieri, ruolo che lo mise a contatto diretto con la dura realtà della condizione degli ebrei. Rodolfo Grani, ebreo fiumano che conobbe personalmente Palatucci, lo ha ricordato come “nobilissimo giovane cattolico”. Grani ha raccontato un suo primo grande intervento di salvataggio del marzo 1939. Si trattava di 800 fuggiaschi che dovevano entro poche ore essere consegnati alla Gestapo. Palatucci avvisò tempestivamente Grani, il quale ottenne l’intervento del Vescovo Isidoro Sain. A sua volta, il Vescovo nascose temporaneamente i profughi nella vicina località di Abbazia sotto la protezione del Vescovado. Palatucci rimase questore di Fiume fino al 13 settembre 1944, giorno dell’arresto da parte dei tedeschi delle SS, a cui seguì il trasferimento al campo di Dachau, dove morì di stenti il 10 febbraio 1945.
I riconoscimenti
Per le sue eroiche azioni, lo Yad Vashem (l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme) lo giudicò “Giusto tra le Nazioni” nel 1990 e nel 1995 lo Stato italiano gli attribuì la Medaglia d’Oro al Merito Civile. Il 9 ottobre 2002 il “Servo di Dio Giovanni Palatucci” venne beatificato. Inoltre, in occasione della cerimonia ecumenica Giubilare del 7 maggio 2000, papa Giovanni Paolo II lo ha annoverato tra i martiri del XX Secolo. >> Tutte le notizie di cultura