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Giuseppe Conte: «Futuro? Tornò all’università. Ma ci sono molti modi per stare in politica»

15/02/2021 18:45 - Aggiornamento 15/02/2021 18:51

Il giornalista Manolo Lanaro riporta su “Il Fatto Quotidiano” alcune dichiarazioni che l’ex premier Giuseppe Conte ha fatto fuori da Palazzo Chigi oggi intorno alle 15. Non si è sbottonato su Draghi; l’avvocato non ha detto neppure se ha incontrato o no il nuovo presidente del Consiglio. Tuttavia l’avvocato ha parlato per la prima volta del suo futuro lontano da Roma.

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Giuseppe Conte: «Futuro? Tornò all’università. Ma ci sono molti modi per stare in politica»

«Il mio futuro politico? Ora il mio futuro immediato sarà il rientro come professore all’Università. È terminata l’aspettativa quindi tornerò a Firenze», ha dichiarato Giuseppe Conte, che non ha spiegato quel ‘ci sono e ci sarò’ detto al M5s: «Ci sono molti modi per partecipare alla vita politica. Adesso lo vedremo insieme agli amici con cui abbiamo lavorato». Il suo futuro è quello di perno dell’alleanza per lo sviluppo sostenibile con Movimento 5 stelle, Pd e Leu? «Quello dell’alleanza per lo sviluppo sostenibile è un progetto che non ho declamato a caso, un progetto che abbiamo iniziato a realizzare. E’ una prospettiva a cui credo molto, da politico, da privato cittadino, da ex premier. Continuerò a dare un contributo nelle modalità che decideremo insieme», ha detto Conte.

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L’attacco di Renzi in una lettera pubblicata su “La Stampa”

A sferrare un nuovo attacco al premier uscente Matteo Renzi«Giuseppe Conte è stato il leader che ha firmato i decreti Salvini sull’immigrazione, che ha affermato il sovranismo davanti all’Assemblea Generale dell’Onu, che si è posto in scia di Trump alla Casa Bianca, si è detto populista davanti ai giovani della scuola di formazione della Lega, che ha equiparato il garantismo al giustizialismo», ha scritto il leader di Iv in una lettera pubblicata su “La Stampa”. Per questa ragione, a detta di Renzi, Conte non può diventare leader dei Riformisti. L’ex sindaco di Firenze si augura che «una volta diradata la nebbia del rancore per una crisi dove il PD ha seguito una strategia talmente sottile da sembrare inesistente, in quella comunità politica si provi ad assumersi le responsabilità di dare al Paese una nuova speranza». Leggi anche l’articolo —> Renzi attacca l’ex premier Conte: «Non può diventare leader dei Riformisti», poi l’affondo al Pd