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Governo Draghi, Fassina (LeU): “Il veto di Conte alla Lega è inverosimile”

08/02/2021 11:39 - Aggiornamento 08/02/2021 11:42

Governo Draghi, ultime notizie. ”Non credo alle notizie di un veto di Giuseppe Conte sulla presenza della Lega nella maggioranza per il governo Draghi. Se vi fosse, sarebbe un grave errore politico. Perché contraddirebbe l’impegno, generoso e intelligente, espresso nei giorni scorsi dal presidente Conte per la costruzione del governo Draghi”. Lo ha dichiarato Stefano Fassina, deputato di Leu, a Omnibus su La7.

L’ipotetico veto del premier uscente, “contraddirebbe il mandato affidato dal Quirinale a Draghi per un governo del presidente, potenzialmente aperto a tutti i partiti presenti in Parlamento, per affrontare le tre emergenze ineludibili di fronte all’Italia: democratica, sanitaria e economico-sociale. Perché contraddirebbe il profilo super partes di Mario Draghi, naturalmente aperto, data la natura del mandato ricevuto e la sua storia, a raccogliere le disponibilità della Lega e, se vi fosse, anche di Fratelli d’Italia” ha concluso Fassina.

Governo Draghi, quale ruolo per Giuseppe Conte?

Intanto mentre Mario Draghi questo pomeriggio alle 15 darà il via al secondo giro di consultazioni, la gran parte dei media è concentrata sulla squadra di governo. E l’interrogativo che più ricorre è quello sul ruolo del premier uscente, Giuseppe Conte. Il retroscena più fantasioso è quello che vorrebbe Conte “ministro al Recovery plan”. Prospettiva improbabile, visto che la crisi si è consumata – almeno ufficialmente –  proprio per i dissidi sul piano, con l’ex premier accusato da Italia Viva di “gestione verticistica”.

Nei retroscena perde quota anche l’ipotesi di altri dicasteri importanti per Conte. Se come pare più probabile la maggioranza di Draghi sarà molto ampia, includendo la Lega, l’esecutivo avrà un profilo tecnico per i ministeri più importanti. Le “caselle politiche” andranno alle secondo file dei partiti che sosterranno il nuovo governo. Conte non è certo una seconda fila. Si fa invece ancora strada l’ipotesi di uno “scambio Italia-Europa”, con protagonisti proprio l’ex premier e il commissario Ue all’economia Paolo Gentiloni. Questi potrebbe accomodarsi al ministero dell’Economia, mentre Conte, considerato l’apprezzamento di cui gode tra i maggiorenti Ue, ne prenderebbe il posto a Bruxelles. >> I retroscena di politica italiana