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Green pass, verso l’obbligo nelle aziende: chi paga i tamponi? Le richieste dei sindacati

07/09/2021 12:43

Il Governo ha già annunciato l’intenzione di estendere l’uso del green pass. Sembra che uno dei prossimi pass sarà quello di rendere il green pass obbligatorio nelle aziende. Ma non tutti i dipendenti hanno intenzione di sottoporsi al vaccino. In questo caso per ottenere il certificato verde i lavoratori dovranno effettuare un tampone ogni 48 ore. Il dubbio che sorge quindi è: chi paga i tamponi? I sindacati chiedono che sia lo Stato a farsi carico della spesa e che, in ogni caso, tutti i lavoratori siano tutelati.

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Green pass aziende obbligatorio: chi paga i tamponi dei lavoratori

Ancora non si parla di obbligo vaccinale, ma con l’introduzione del green pass in azienda è possibile che molti lavoratori saranno obbligati a fare un tampone ogni due giorni. Chi si farà carico dei costi? Le opzioni sono tre: il lavoratore, il datore di lavoro o lo Stato. Questa settimana ci sarà la riunione della cabina di regia per decidere come affrontare l’autunno in vista di un possibile aumento dei contagi. Intanto ieri, 6 settembre, si è tenuto l’incontro tra i sindacati Cgil, Cisl e Uil e Confindustria e Confapi in rappresentanza degli industriali. La priorità dei sindacati è quella di proteggere tutti i lavoratori, anche coloro che decidono di non vaccinarsi. L’obiettivo quindi è deviare i costi sulle imprese o, come spera Confindustria, sullo Stato.

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Green pass aziende obbligatorio: le richieste dei sindacati

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha sottolineato che “il governo potrebbe pensare di fare un’operazione di utilità sociale e quindi di potersi far carico del costo dei tamponi, che sicuramente non può essere a carico delle imprese”. Secondo Bonomi quindi il prezzo dei test dovrebbe ricadere sullo Stato e non sulle aziende. I sindacati nelle persone dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri hanno fatto una richiesta a Bonomi: “Se vuole utilizzare il green pass all’interno delle aziende (Bonomi) deve caricarsi dei costi dei tamponi e di non licenziare nessuno anche chi non fa il tampone.”

Il punto è che nessun lavoratore deve subire in maniera negativa l’obbligo del green pass. Nessuna esclusione per chi non vuole vaccinarsi, né per chi non vuole sottoporsi al tampone. I sindacati in questo modo già si sono portati avanti: nelle scorse settimane infatti proprio da Confindustria era arrivata l’idea della sospensione senza stipendio. Una proposta discriminatoria che purtroppo già stanno subendo gli insegnanti. Intanto durante l’incontro di ieri sindacati e Confapi, che rappresenta le piccole e medie imprese, hanno raggiunto un accordo. Il tampone con il green pass obbligatorio nelle aziende potrebbe essere pagato dagli enti bilaterali.>>Tutte le notizie

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