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Paragone: “M5S? Il carisma del leader ce l’ha Grillo, Conte al massimo può fare il segretario”

29/06/2021 09:36 - Aggiornamento 29/06/2021 11:50

Grillo-Conte? “M5S è un contenitore ormai svuotato, Conte lo vuole portare nel centrosinistra, Grillo lo vorrebbe più libero ma non c’è più lo spirito selvaggio di un tempo. Il carisma del leader ce l’ha Grillo, Conte al massimo può fare il segretario”. Sono parole forti ma con un grande fondamento di verità quelle pronunciate oggi a Radio Cusano Campus da un ex 5S d’eccellenza, il senatore del gruppo misto Gianluigi Paragone, ora candidato a sindaco di Milano con una lista indipendente che porta il suo nome. (Continua a leggere dopo la foto)

grillo-conte paragone

Scontro Grillo-Conte, Paragone: “Sono operazioni che piacciono al Palazzo e ai giornalisti. Conte? Privo di decisionismo”

Sullo scontro Grillo-Conte Paragone, al solito, è caustico. “Queste sono operazioni che piacciono al Palazzo e ai giornalisti –  dice alla radio romana non c’è un vero interesse della cittadinanza nel vedere come va a finire. Il Movimento fondato da Grillo e che aveva generato speranza se n’è andato, è un contenitore che si sta svuotando. Si tratta di gestire il processo di fusione nell’alleanza di centrosinistra di quello che resta del M5S”.

Poi chiarisce lo scenario della transizione 5S, complicato per la natura stessa del Movimento. “I contendenti sono due: Grillo e Conte, entrambi non eletti. La lucida follia di Grillo è diventata un capriccio perenne, oggi anche lui paga lo scotto di non essere nel Palazzo. Tutti i leader che non sono nel Palazzo non riescono a tenere le briglie di un cavallo che si ribella”.

“Per Conte è la stessa cosa”, aggiunge Paragone. “Credo che Conte stia cercando un’alleanza organica nel centrosinistra, mentre Grillo forse la vuole più libera questa sua creatura, creatura che però ormai ha perso il suo spirito selvaggio. Il carisma del leader ce l’ha Grillo, Conte può essere un segretario, è un uomo privo di decisionismo, si è caratterizzato per il salvo intese, ha sempre trascinato le situazioni per non prendere decisioni”.

conte draghi

Gianluigi Paragone candidato sindaco a Milano: “Non mi sembra di vedere grandi personaggi, prima Di Montigny, ora Farinet, se i nomi sono questi auguri a loro ma povera città”

Sulle elezioni a Milano, invece, Paragone tratteggia uno scenario deprimente. “Aria da campagna elettorale ancora non ne sento e non ne vedo – dice – manca ancora il centrodestra ai nastri di partenza. Se tu per 5 anni non fai opposizione a Sala, è normale che poi non hai il candidato”.

“Vogliono giocare la partita di rimessa”, osserva il senatore candidato alla corsa per la poltrona di primo cittadino del capoluogo lombardo. “Non mi sembra di vedere grandi personaggi, prima Di Montigny, ora Farinet, se i nomi sono questi auguri a loro ma povera città. Il centrodestra ha costruito un pezzo della città che io contesto. Milano è cresciuta grazie anche alle migrazioni, al sacrificio di tanti lavoratori, oggi si scappa da Milano perché costa troppo. Milano ha un’anima popolare, ma ne è stata privata. Se tu sfili il senso popolare tu hai tolto Milano. Oggi è una metropoli senza anima”.